Sabato 1 marzo 2008, presso la
Biblioteca comunale di Alatri, si è inaugurata la terza ed ultima fase
dei “Cenacoli di storia dell’arte” dell’Associazione Latium adiectum. La
risposta di pubblico è stata tale che i posti a sedere – poco meno di un
centinaio – sono risultati insufficienti e numerosi sono stati gli
spettatori in piedi.
Il dott. Antonio Agostini, Direttore della
Biblioteca comunale alatrense, ha aperto il pomeriggio, introducendo e
coordinando i vari interventi. In primis, il saluto del
Sindaco, dott. Costantino Magliocca e dell’Assessore alla Cultura, dott.
Giulio Rossi, concordi nel manifestare l’entusiasmo e la soddisfazione
dell’Amministrazione comunale per l’iniziativa, di cui hanno
sottolineato l’importante spessore culturale.
La dott.ssa Mastroianni,
Presidente dell’Associazione Latium adiectum che ha ideato e coordinato
l’iniziativa, ha spiegato il senso dei “Cenacoli di storia dell’arte”
inquadrandoli all’interno di un più ampio progetto finalizzato ad aprire
i risultati della ricerca scientifica – in materia di archeologia e
storia dell’arte del Lazio meridionale – al pubblico, attraverso un
lavoro congiunto e coordinato tra enti pubblici e realtà privati. A tal
riguardo, ha voluto ringraziare gli Assessorati alla Cultura di Regione
Lazio, Provincia di Frosinone e Comune di Alatri, l’APT di Frosinone e
l’Ipermercato Panorama di Alatri. Proprio quest’ultimo ringraziamento ha
fornito lo spunto alla Mastroianni per sottolineare l’importanza della
partecipazione attiva del privato nella promozione della cultura,
definita non un “dovere delle pubbliche amministrazioni” ma un
patrimonio comune che tutti dovrebbero sentire come qualcosa di
importante da incentivare, promuovere, divulgare.
Chiusi i saluti
introduttivi, la prof.ssa Manuela Gianandrea, docente di Storia
dell’arte medievale presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha aperto
la sua relazione con il tema dei “Maestri dottissimi laziali? Ipotesi
sull’autonomia artistica dei marmorari del Lazio meridionale”.
Premettendo una breve definizione degli elementi fondamentali di un
arredo liturgico in età medievale, ha evidenziato come proprio il
pulpito del duomo di Alatri, di cui sopravvivono alcuni frammenti e che
le fonti datano al 1222, possa essere considerato la prima – almeno tra
quelle sopravvissute – espressione di maestranze locali, formatesi tra
stilemi romani e stilemi campani – questi ultimi mediati dall’abbazia di
Montecassino – ma con caratteristiche proprie.
Al termine del primo
intervento, il
Gruppo “Vocale Cameristico” di Alatri, mirabilmente diretto da
Cristina Tarquini, ha eseguito interamente a cappella – e solo alla fine
con l’accompagnamento estremamente coinvolgente delle percussioni –
brani sacri quanto profani, scelti con grande sensibilità, in tema con
gli argomenti della conferenza (Clodin de Sermisy: Tant que vivrai; John
Dowland: Come again! Sweet love doth now invite; Giovanni Pirluigi da
Palestrina: Missa brevis –Kyrie; Filippo Azzaiolo: Al dì, dolce ben mio;
Pierre Passereau: Il est bel et bon; Giovanni Pierluigi da Palestrina:
Sicut Cervus): una performance esilarante che, al termine, ha fatto
esplodere il pubblico in un lungo e roboante applauso, sfociato nella
richiesta del bis.
Nel suo secondo intervento,
dal titolo “Tra peccato e redenzione. Giona e l’uomo col serpente nella
decorazione di pulpiti e amboni”, la prof.ssa Gianandrea ha affrontato
la lettura iconografica e iconologica di queste due raffigurazioni
ricorrenti nella decorazione di pulpiti e amboni del Lazio meridionale.
Giona, ingoiato e dopo tre giorni rigettato dalla balena, è
prefigurazione di Cristo, morto e dopo tre giorni risorto; l’uomo,
avvinto tra le spire del serpente ma artigliato per i capelli
dall’aquila, è il simbolo della perenne lotta tra bene e male che ha,
come oggetto del contendere, proprio l’essere umano, continuamente
tentato dal demonio (il serpente), a cui però può sfuggire lasciandosi
innalzare, e dunque salvare, dalla parola di Dio (l’aquila).
Temi, a
ben vedere, molto impegnativi che tuttavia la prof.ssa Gianandrea ha
saputo comunicare in modo estremamente chiaro e semplice senza rinnegare
la qualità scientifica dei contenuti, proprio come nelle intenzioni
programmatiche dell’iniziativa, esposte in apertura dal Presidente
Mastroianni.
Il pomeriggio si è chiuso tra l’entusiasmo dei presenti
e la soddisfazione degli organizzatori, che hanno dato appuntamento al
15 marzo per l’ultimo Cenacolo di storia dell’arte relativo a questa
prima edizione 2007-2008.
L’appuntamento del 1 Marzo
2008 fa parte del ciclo dei Cenacoli di storia dell’arte ad Alatri,
ideato e coordinato dall’Associazione Latium adiectum, con il patrocinio
degli Assessorati alla Cultura di Regione Lazio, Provincia di Frosinone
e Comune di Alatri, dell’APT di Frosinone, con il supporto di
Ipermercato Panorama di Alatri. Un particolare ringraziamento, per la
collaborazione e la disponibilità, va alla Biblioteca comunale di Alatri,
ai suoi operatori, al direttore dottor Antonio Agostini e alla sig.ra
Marilinda Figliozzi.
AVVISO IMPORTANTE:
Si fa
presente che il II Cenacolo di storia dell’arte ad Alatri, dal titolo
“Maestri dottissimi laziali? Ipotesi sull’autonomia artistica dei
marmorari del Lazio meridionale”, originariamente in programma per l’8
marzo 2008, si è svolto contestualmente al I Cenacolo, dal titolo “Tra
peccato e redenzione. Giona e l’uomo col serpente nella decorazione di
pulpiti e amboni”. L’appuntamento dell’8 marzo, dunque, risulta
annullato. Il secondo ed ultimo Cenacolo di storia dell’arte ad Alatri,
dal titolo “Draco ille magnus, serpens antiquus, qui vocatur diabolus et
Satanas. Sconfitta di demoni e culto di santi: le più antiche pitture
medievali
nelle chiese di San Silvestro e di San Michele Arcangelo ad
Alatri”, si svolgerà il 15 marzo e sarà completato da una visita agli
affreschi oggetto della conferenza della dottoressa Francesca Romana
Moretti.
INFO
Associazione Latium
adiectum
www.latiumadiectum.it
redazione@latiumadiectum.it
Soprani: Cristina
Tarquini, Barbara Mizzoni, Nadia Rossi
Contralti: Carla Nardelli, Elisabetta Scerrato, Raffaella Tarquini
Tenori: Alessandro Rossi e Luigi Tarquini
Bassi: Alessandro Della Morte e Giulio Rossi
Le registrazioni
dell'evento:
Presentazione dei brani
Claudin De Sermisy:
Tant que
vivray
John Dowland:
Come again!
Presentazione dei brani
Giovanni Pierluigi da Palestrina:
Sicut cervus
Giovanni Pierluigi da Palestrina:
Missa "Brevis" -
Kyrie
Presentazione dei brani
Filippo Azzaiolo:
Al dì
dolce ben mio
Pierre Passereau:
Il est bel
et bon