Notizia del 29
ottobre 2007
Miss orgasmo
Sarah
Carmen, 24 anni, soffre di un disturbo più
unico che raro: gode 200 volte al giorno. E
non è tanto contenta
Avete presente l'anorgasmia, un disturbo che
colpisce molte - troppe - donne? Bene: Sarah
Carmen, 24 anni, si colloca agli antipodi.
L'avvenente, sana e prosperosa ragazza che
vedete nella foto d'apertura gode senza
problemi. Tutto il giorno, in qualsiasi
occasione. Per ben 200 volte, circa, in un
arco temporale dal mattino alla sera.
Fantastico, direte. Mica tanto, dice lei.
Il tremolìo del treno che corre sui binari,
il rumore del phon, perfino il ritmo di una
fotocopiatrice al lavoro è fonte, per Sarah,
di un'eccitazione talmente violenta da
portarla all'orgasmo. Permanent Sexual
Arousal Syndrome (PSAS): questo il nome
della sindrome di cui soffre questa ragazza,
che anche solo durante una semplice
intervista di una quarantina di minuti
esplode in un «ohhh, ahhh» per almeno cinque
volte. Imbarazzante: «Scusi - dice al
giornalista che sta parlando con lei - mi
assento un attimo», per tornare dopo un gran
sospiro.
«Mi capita di dovermi soddisfare così spesso
- racconta Sarah - da non volerne più
sapere, del sesso. Certo che gli uomini con
cui sto non devono faticare molto, con me,
perché raggiungo in fretta l'apice».
Londinese, Sarah ha avuto la diagnosi di
PSAS a 19 anni, dopo che le erano stati
prescritti degli antidepressivi.
Inizialmente, era convinta che la sua
condizione dipendesse dai farmaci che stava
assumendo.
«Dopo poche settimane, ho cominciato a
sentirmi sempre più eccitata fino ad avere
orgasmi senza fine - ha proseguito Sarah -.
A letto, sono cominciate sessioni di sesso
lunghe ore e ore: il mio fidanzato era molto
stupito. Poi il fenomeno ha cominciato a
ripetersi anche dopo il sesso. Nel giro di
sei mesi - continua la Carmen - mi sono
ritrovata ad avere 150 orgasmi al giorno,
fino quasi a una media giornaliera di 200
orgasmi».
Inutile dire che la relazione con il
fidanzato è entrata in crisi e che altri
partner hanno fatto il possibile per
soddisfare Sarah: «Spesso mi consumo fino
all'osso con orgasmi a ripetizione, nella
speranza di trovare pace», aggiunge Sarah,
che lavora in un istituto di bellezza. «Se
mentre lavoro comincio a tossire e a correre
in bagno, le mie colleghe sanno di dover
offrire nel frattempo un tè alle clienti.
Vorrei solo avere una vita normale»,
conclude Sarah, scuotendo la testa.
La scienza medica non rintraccia con
certezza le cause della sindrome: alcune
infiammazioni possono stimolare forse i
nervi clitoridei. Alcuni psichiatri
ipotizzano la sindrome come effetto di crisi
emotive che si esprimono attraverso
un'esasperata sensibilità genitale. Sarah
spera che qualcuno trovi una soluzione e si
chiede: «Quante altre donne ne soffrono in
silenzio?». (Libero News)
|
|
|
|
DOPO GLI ANTI-DEPRESSIVI - «A
volte faccio così tanto sesso che mi annoio – ha raccontato la
ragazza in un’intervista di 40 minuti, durante la quale ha avuto
cinque orgasmi – ma direi che gli uomini con i quali dormo non
devono fare grandi sforzi con me, perché raggiungo il piacere
molto facilmente». Sarah ha cominciato a soffrire di questa
sindrome a 19 anni, dopo che le sono stati prescritti degli
antidepressivi. Ed è convinta che quelle pastiglie abbiano in
qualche modo contribuito a scatenarle il problema: «Nel giro di
un paio di settimane dopo averle prese ho iniziato a sentirmi
sempre più eccitata e ad avere orgasmi senza fine. Ricordo che
ero a letto con il mio fidanzato, stavamo facendo sesso da ore e
lui rimase sconvolto quando si rese conto di quante volte
raggiungevo l’orgasmo. Poi, però, successe anche dopo il sesso.
Stavo pensando a quello che avevamo fatto a letto e ho
cominciato a sentirmi sempre più eccitata, fino a quando sono
arrivata al culmine. Per sei mesi ho avuto 150 orgasmi al giorno
e adesso sono almeno 200».
VIBRAZIONI E FUGA - La ragazza lavora come estetista in
un salone dove le vibrazioni degli asciugacapelli e di altri
apparecchi simili acutizzano i suoi sintomi. «Ogni cosa mi può
scatenare delle pulsioni incontrollate, visto soprattutto gli
strumenti che adopero per la mia attività. Alcune delle mie
clienti abituali sono a conoscenza del mio problema, ma
spiegarlo a quelle nuove non è affatto semplice. Magari sono nel
bel mezzo di un trattamento e mi sento arrivare l’orgasmo e,
credetemi, è davvero imbarazzante. Ricordo che una volta stavo
facendo una ceretta inguinale e non potevo andarmene, così ho
fatto finta di avere un crampo al piede per soffocare i sospiri,
fino a quando il momento è passato. Ormai le mie colleghe lo
sanno: se faccio un colpo di tosse e corro in bagno, portano
alla cliente una rivista e una tazza di tè…».
IMBARAZZO - Per le sue amiche, Sarah è fortunatissima
(«pensano che sia una gran cosa e probabilmente ho più orgasmi
io in un solo giorno che loro in un anno»), ma con la sua
famiglia la ragazza non ha avuto il coraggio di affrontare la
questione. «Mamma e papà pensano che certi miei comportamenti
siano un po’ strambi, ma credono che io sia iperattiva». La
storia con il ragazzo con cui stava quando scoprì di soffrire di
questa sindrome finì dopo qualche mese, ma i successivi partner
di Sarah hanno faticato molto a stare dietro alle sue voglie
sessuali. «A volte vorrei avere una vita normale, come tutti. La
cosa più imbarazzante che mi è successa è stato avere un orgasmo
mentre rispondevo a una ricerca di marketing: mi sono dovuta
alzare e scappare via». Una volta la ragazza ha partecipato
anche a una riunione dei «Sex Addicts’ Anonymous», perché
convinta di essere diventata una «sesso dipendente»: «Ma quando
sono entrata in quella stanza, ho visto quella gente e ascoltato
le loro storie, ho capito che non era davvero il mio caso. Ora
sono arrivata alla conclusione che si possa convivere con questa
sindrome e sono fortunata, perché tutte le persone sono molto
gentili con me e si rendono conto che del mio problema».
INFIAMMAZIONE PELVICA - Cos’è la PSAS? Spiega la
dottoressa Hilary Jones al News of the World: «Le donne che
soffrono di Permanent Sexual Arousal Syndrome sentono
costantemente la contrazione muscolare che scatena l’orgasmo.
Una condizione così rara che gli stessi esperti non riescono a
trovare una spiegazione scientifica. Potrebbe essere scatenata
da un’infiammazione o da un’infezione nell’area pelvica che
stimola il clitoride, mentre qualche psicologo sostiene che la
PSAS sia il segnale di una crisi emotiva. In entrambi i casi,
comunque, una donna affetta da tale sindrome può soffrire sia
nel corpo che nella mente e necessita di assistenza medica e
comprensione». (Quotidiano.net) |
|