Il
dipendente statale, entro 30 giorni dall'immissione in ruolo, con
integrazioni consentite entro due anni, è tenuto a dichiarare per
iscritto, oltre al titolo di studio/accesso/abilitazione, anche tutti i
servizi di ruolo e non di ruolo prestati alle dipendenze:
• dello Stato – compreso il servizio militare;
• degli Enti Pubblici;
• di Privati;
• di Lavoro Autonomo – Libero professionista.
La “Dichiarazione dei Servizi” va resa anche se non si è mai prestato
alcun servizio e/o svolto alcuna attività lavorativa compilando di
fatto solo la sezione dei dati anagrafici e dei relativi titoli di
studio/accesso/abilitazioni.
I servizi e i periodi non dichiarati non possono essere valutati ai
fini del trattamento di quiescenza.
A conferma di quanto appena indicato, si segnala l’art. 15 del DPR n.
1092/1973, che prevede quanto segue:
“Il dipendente statale, all’atto dell’assunzione in servizio è tenuto a
dichiarare per iscritto tutti i servizi di ruolo e non di ruolo prestati
in precedenza allo Stato, compreso il servizio militare o ad altri enti
pubblici, nonché i periodi di studio e di pratica ed esercizio
professionali di cui all’art. 13. La dichiarazione deve essere resa
anche se negativa. Sono ammesse dichiarazioni integrative nel termine
perentorio di due anni dalla data della dichiarazione originaria; in
caso di decesso del dipendente, la dichiarazione originaria può essere
integrata dagli aventi causa.
Il dipendente, inoltre, è tenuto a dichiarare i dati relativi al suo
stato di famiglia nonché le successive variazioni. La documentazione
relativa alle dichiarazioni di cui ai commi precedenti, ove non sia
prodotta dall’interessato, è acquisita d’ufficio.
I servizi e i periodi non dichiarati ai sensi dei commi precedenti non
possono essere valutati ai fini del trattamento di quiescenza."
La dichiarazione dei servizi (secondo lo schema allegato alla
lettera circolare ministeriale prot.n.13/1943 del 10/08/1999,
completa di
istruzioni e
modello), può avere una triplice utilità:
1. il personale adempie ad un obbligo previsto dalle disposizioni;
2. fornire all’Amministrazione tutti i dati necessari per disporre di
una base informativa completa ed aggiornata di tutti i titoli
culturali/professionali e dei periodi di servizio prestati dal personale
nel comparto scuola e non solo;
3. accelerare l’emissione dei provvedimenti di quiescenza e previdenza |