Flavio Fiorletta

 

Mi perdoneranno gli amici del gruppo folk "Aria di casa nostra" ed in particolare l'amico Armando Colella se compio questa operazione di plagio sulla pagina che hanno dedicato al Sor Flavio ma ho ritenuto di iniziare queste mie pagine dedicate ai personaggi che hanno fatto la storia di Alatri con il loro fondatore. Sono convinto per questo che accoglieranno con piacere questo mio piccolo contributo alla memoria di un illustre concittadino e comune amico.

 

Nel 1976 ha ricevuto dalla Fondazione "A. TOEPFER" di Amburgo, il Premio Europa folk come miglior Gruppo di arte e tradizioni popolari.
Il Labaro: dal 1950 apre gli spettacoli e le sfilate del Gruppo. Nel 1976 ha ricevuto dalla Fondazione "A. TOEPFER" di Amburgo, il Premio Europa folk come miglior Gruppo di arte e tradizioni popolari.
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FLAVIO FIORLETTA           SOR FLA' !!!             16.07.14 - 04.10.07 

Fondatore del gruppo Folk Aria di Casa Nostra e del Festival Internazionale del Folklore


La dedica di Gente Comune, mensile di cultura attualità, cronaca a Sor Flavio.

Il logo del gruppo  disegnato da 
Sor Flavio

 

      

 

Sor Flà,  a quanta gent’ si fatt’ mett’ l’ cioci’ ai pedi! ....

                                                                           

 

.... a quanti di noi hai dato la possibilità di uscire e conoscere luoghi diversi e a volte anche molto lontani!
Ci hai dato la possibilità di conoscere realtà nuove, culture e tradizioni con cui confrontarci, quelle stesse tradizioni che ti hanno spinto a creare questo gruppo che ormai da più di cinquant’anni rappresenta tutta Alatri in giro per il mondo. Noi ci sentiamo orgogliosi di indossare questo costume, queste ciocie che a volte possono anche fare male; ma le indossiamo volentieri, perché tu ci hai insegnato l’orgoglio delle nostre radici, e siamo contenti di indossarle soprattutto adesso che ti stiamo salutando, perché sappiamo che questo ti avrebbe fatto piacere.
E ci sentiamo fortunati di avere avuto la possibilità di imparare da te! Certo con te non è mai stato facile, per il tuo fare un po’ burbero, far valere le proprie idee, ma è proprio da queste discussioni che nascevano amicizie più forti, sincere e vere. Sei riuscito ad avvicinare persone di ogni età, sei stato amico dei più giovani e dei più maturi ed è per questo che oggi siamo tutti qui a dirti grazie per tutto quello che hai fatto per la tua amata Alatri, e per noi, che abbiamo imparato ad essere alatresi.
Ciao, Sor Fla’.                                 
il tuo gruppo

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Addio Flavio!...
Addio Flavio!……..no, ho sbagliato Arrivederci!! Si, perché se la tua materia ci ha lasciato per legge di natura, (tutti dobbiamo renderne conto) il tuo Essere è,  e rimarrà sempre con noi.Tu non sei andato via, perché in ogni luogo della tua amata Alatri hai lasciato un’impronta. La tua personalità, la tua intelligenza, la tua creatività, la tua fantasia, la tua ARTE, i tuoi slanci, sono per noi preziosa eredità. Il patrimonio di cose belle che ci hai donato resta a parlare di te, del tuo spirito. Saremo custodi vigili di tutto, ti ricorderemo contro l’inesorabile scorrere del tempo, che soffia forte e sembra voler portare via, tutto cancellare, come il vento di Pratelle, che nel suo impeto sembra trascinare via ogni cosa, ma a chi sa ascoltare parla dell’Umana Esistenza.
Alatri, 4 novembre 2007 nel trigesimo. Cesare, uno degli amici a te più vicino.

Cesare Gatta
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"Alatri deve essergli grata per l'eredità che ha lasciato"
Questa volta un pezzo di storia di Alatri se n'è andato per davvero, e lo affermo senza retorica alcuna. Flavio Fiorletta ci ha lasciato proprio alle soglie dell'autunno, quando le imponenti querce scosse dai primi venti di nord-est si spogliano dei frutti e delle foglie. Non a caso quercia, perché lui, amando definirsi tale, finì per assumerne le qualità, in virtù della sua energia e della sua vulcanica capacità di coinvolgerti nelle mille iniziative che portava avanti con la salda consapevolezza di far bene all'intera città. Avevo soltanto venti anni quando mi accolse nel gruppo folkloristico, la sua creatura più amata, una vera fucina dove si sono forgiate intere generazioni di giovani. Ho operato al suo fianco per oltre tre lustri, in verità non sempre d'amore e d'accordo, ma sicuramente nel massimo rispetto e nella stima reciproci che hanno sempre caratterizzato i nostri rapporti. Personalmente gli sarò sempre riconoscente per tutto ciò che ho avuto modo di apprendere dai suoi insegnamenti, in particolare quelli a carattere organizzativo. Elencare in questa occasione tutto ciò a cui si è interessato o di cui è stato padre costituisce un'impresa impossibile, tanto molteplici e variegate appaiono le attività che lo hanno visto protagonista indiscusso per un cinquantennio: dallo sport alla musica, dalla politica al folk, dalle arti figurative al collezionismo, dal cinema all'associazionismo, dalla scenografia alla coreografia e oltre. Io mi sento orgoglioso di essere stato con lui quando dette vita alla “Pro Loco”, al “Festival del folklore”, al “Palio delle quattro porte”. E l'intera città deve essergli grata per quanto le ha lasciato in eredità, operando affinché quei doni preziosi non si disperdano. Grazie “el conductor”, come ci divertivamo a chiamarlo dopo la trionfale esibizione al festival della pirenaica Jaca nel 1973.           Prof. Armando Frusone
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Da Ciociaria Oggi  articolo di Massimiliano Pistilli
Un pezzo di storia se ne è andato. Flavio Fiorletta 93 anni, figlio del sindaco Luigi Fiorletta (1952-1960), e padre di tre figli, alle 21.15 di giovedì sera ha salutato la sua amatissima città e i suoi cari. Flavio Fiorletta, dopo alcune esperienze all’estero come insegnante, tornò ad Alatri dove divenne uno degli uomini di punta della Democrazia Cristiana e per la quale assunse, dopo essere stato eletto con forti consensi, il ruolo di assessore alla cultura tra gli anni settanta e ottanta. Andreottiano doc, resta famoso il suo gesto quando affisse manifesti in città a favore del grande Giulio, dopo l’assoluzione di quest’ultimo in un processo. E’ stato senza dubbio l’assessore al ramo più attento alle esigenze della città, nella cura del verde era maniacale, nell’amore per il centro storico e le tradizioni inimitabile. Una devozione ad Alatri sulla quale nessuno può dire nulla, anzi può solo prendere esempio e ripercorrerne alcuni passi. Nel 1950 tra le sue tante passioni fondò l’Associazione culturale e folclorica “Aria di Casa Nostra”, che ancora oggi porta con onore il nome di Alatri in Italia e nel mondo. Fondò e ne divenne anche Presidente la Pro Loco gestendo manifestazioni di spessore. Ha creato il Festival del Folclore, questa estate giunto alla XXXVII edizione. Oltre a tante iniziative cittadine tuttora in voga. Fondatore della sezione cittadina del Club Alpino Italiano, del Circolo “Amici”, presieduto ad oggi dal figlio Ermanno, responsabile del Coro di Monte Pratelle, è stato l’ideatore della nascita dell’Associazione Amici di Pratelle, e di certo quello sgarbo che qualcuno ha fatto alla Madonna di Pratelle alcune settimane fa, se saputo lo avrebbe distrutto nel cuore. Sempre al fianco delle tradizioni cittadine. Organizzò uno storico convegno sulle mura megalitiche con rilievo internazionale, fu determinante per la costruzione del Palazzetto dello Sport e della Piscina Comunale in via della Sanità, e dell’area di ristoro nota come Fonte del Cosciano. Amante delle arti, pittore, regista di rappresentazioni teatrali, direttore di scuole di danza. Con lui hanno avuto a che fare i giovani dagli anni sessanta in poi, generazioni e generazioni. Oggi quella città lo deve salutare nel migliore dei modi, deve stringersi alla sua famiglia, perché un pezzo di storia, dal dopoguerra in poi, se ne è andato. Anche perché nel cuore aveva sempre la sua amata città di Alatri, le sue tradizioni e gli alatesi senza distinzioni di classe sociale. Ciao Sor Flavio, Alatri ha perduto una parte megalitica della sua storia!  

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dalla "Provincia" del 05/10/07 articolo di Massimo Mangiapelo
Si è spento Flavio Fiorletta, amministratore al Comune di Alatri per un ventennio, dagli anni ‘70 ai ‘90, molti dei quali passati alla guida dell’assessorato alla cultura. Sor Flavio, come più comunemente veniva chiamato, è morto giovedì sera 4 ottobre nella sua abitazione. 
I funerali si svolgeranno presso la Collegiata di Santa Maria Maggiore. Flavio Fiorletta, durante la sua vita, ha avuto al suo attivo una intraprendenza in diversi campi. E’ stato il fondatore della Biennale d'Arte di Alatri, del Festival Internazionale del Folklore, del gruppo folkloristico “Aria di Casa Nostra”, del Coro Monti Pratelle, dell’associazione Pro Loco di Alatri, dello storico Circolo Amici di Alatri. E’ stato l’ideatore del Festival nazionale del cinema a passo ridotto con il premio “La bobina d'oro” e fautore dei due  convegni mondiali sulle mura poligonali con ospiti provenienti addirittura dall'isola di Pasqua. Grazie a lui Alatri ha potuto usufruire del Palazzetto dello sport e della Piscina comunale. Amante della montagna e della natura, ha fatto installare la croce sui monti Maggiori, un crocefisso a Cerreto e la Madonnina di Pratelle (che presto sarà restaurata dopo gli atti vandalici di questa estate) ove ogni anno si recano centinaia di persone.Quando ad Alatri si ebbe la conferma della visita di papa Giovanni Paolo II, Fiorletta coinvolse numerosissime persone affinché si potessero cucire le bandiere e le stoffe ed egli era in prima fila a coordinare il lavoro. Curò personalmente tutti gli arredi e l'altare ove il Santo Padre celebrò la messa. In una apertura dell'altare, Sor Flavio pose una immagine di San Sisto. Un episodio legato al folklore: durante le riprese del film “Straziami ma di baci saziami” con Nino Manfredi, nel cartello che doveva essere portato dal famoso attore, vi era la scritta Ceccano. Flavio Fiorletta, che all’epoca dirigeva il gruppo folk di Alatri, disse al regista: «Noi siamo di Alatri e se volete il gruppo di Alatri, il nome sul cartello deve essere cambiato». E così fu fatto. 
Alatri, dunque, perde uno dei personaggi più attivi della sua storia, una persona che si è adoperata intensamente grazie al profondo amore che nutriva per la sua città.
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da "Gente comune" e il blog "Partecipalatri"
Alle 21.15 di giovedì 4 ottobre, nella sua abitazione di via Circonvallazione, è morto serenamente, all’età di 93 anni, Flavio Fiorletta. Pittore, cultore di storia locale, amministratore per oltre venti anni, indimenticabile assessore alla Cultura, fondatore, tra l’altro, del gruppo folk “Aria di Casa Nostra”, del coro “Monti Pratelle”, del Circolo “Amici di Alatri” e della Pro loco, ideatore di decine di manifestazioni di successo (su tutte il Festival del Folklore, il Palio delle 4 Porte e la Biennale), uomo di punta della Dc… Tutto questo, ma anche molto di più, ha fatto ed è stato Flavio Fiorletta. Non è retorica, ma con Flavio se ne va veramente un pezzo di storia locale.“Gente Comune” ”, cui si associa la redazione di partecipalatri, lo ricordano a tutti e in questi giorni di dolore si stringono ai figli Luigi, Ermanno e Annamaria.

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Da Ciociaria Oggi del 07.10.07 articolo di Massimiliano Pistilli

Grande partecipazione ieri pomeriggio per i funerali di Flavio Fiorletta, 93 anni, figura importante della vita cittadina negli ultimi sessantanni. All’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore si sono celebrate le esequie, officiate da don Luigi Di Lelio, dell’ex assessore alla cultura alla presenza dei familiari, di numerose autorità politiche, di tanti cittadini e di tutti coloro che vi avevano avuto a che fare nel corso della loro vita per i più svariati motivi. E non erano poche visto che Fiorletta è stato il fondatore della Pro Loco, del Circolo Amici, dell’Associazione Amici di Pratelle, dell’Associazione folclorica Aria Di Casa Nostra, che lo ha voluto salutare con gli attuali componenti del gruppo folk vestiti nel classico costume ciociaro che lui amava tanto. Ma tanti erano i rappresentanti di altrettante associazioni cittadine rappresentanti spaccati della tradizione alatrense, verso le quali l’ex assessore aveva grande rispetto. Una cerimonia semplice che ha commosso i presenti, un caldissimo e toccante applauso ha salutato l’uscita del feretro dalla chiesa. Fiorletta così è stato trasportato al Civico Cimitero, da dove ora potrà ammirare e vigilare per sempre la sua amata Alatri.
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Da forza! Periodico culturale - ottobre 2007
Flavio Fioretta ci ha lasciato -Per oltre mezzo secolo fu personaggio di rilievo della sua Alatri
Flavio Fiorletta ci ha lasciato. Da tempo non si vedeva in giro. L’età (93 anni) gli aveva forse indebolito le membra ma non offuscata la mente. Ad un amico che era andato a trovarlo, aveva confessato che sebbene costretto a quel forzato riposo, pensava solo a quante iniziative potevano ancora essere promosse per Alatri. Ora se ne andato per sempre e la sua città ha perso un personaggio di rilievo. Gli amici, i giornali, il parroco hanno parlato di lui ricordando, con ammirazione,  quel suo gran da fare che,  per anni,  lo avevano reso protagonista della vita cittadina. Nessuno però ha parlato,  forse pensando di offuscarne il ricordo, di quelle sfumature particolari del suo carattere che molte volte lo facevano apparire spigoloso ed intransigente. Erano frutto di una innata determinazione che mostrava sempre contro difficoltà ed ostacoli. A ben vedere, molti gliela invidiavano. Dopo il ritorno della democrazia in Italia fu subito protagonista nelle prime campagne elettorali che si combattevano, allora soprattutto con i manifesti. Le tipografie non erano ancora tornate a funzionare cosi Flavio Fiorletta già pittore provetto, i manifesti propagandistici li realizzava uno per uno con pennelli e colori. Celebri le vignette giganti che venivano affisse periodicamente sulla facciata del Collegio Conti Gentili. Gli servivano per polemizzare con i socialisti e comunisti contrari ai suoi amici che erano democristiani. Da allora l’eclettico personaggio fu coinvolto in numerose manifestazioni di interesse pubblico come la squadra di calcio, il coro, la banda musicale, ed ancora teatro, cinema rassegne canore, mostre di pittura, feste tradizionali, folklore e persino concorsi per i bambini più belli. Ripeteva continuamente: “bisogna sempre cercare di fare qualcosa per la nostra città”. Pur al centro di una movimentata vita politica, all’Amministrazione Comunale arrivò tardi. Anche in Comune però si fece notare ricoprendo la carica di Assessore. Precedentemente aveva fondato la Pro loco. Era sindaco allora suo padre, l’indimenticabile Luigi Fiorletta.In questi giorni c’è stata una vera gara per ricordare le manifestazioni create da Flavio Fiorletta che sono ancora motivo di incontro e interesse culturale e utilissime per il tanto auspicato rilancio turistico della Città delle Mura Ciclopiche. Oltre ai tanti riconoscimenti ottenutivi ricordata la medaglia d’oro conferitagli dall’Ente Provinciale del Turismo di Roma e Frosinone per l’opera svolta in favore della Cultura e del Turismo nella Ciociaria. Ha pubblicato “Vecchia Alatri” e “accusi parlame nua”. Ha realizzato il filmato televisivo “Alatri testimonianza archeologica”.

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