FROSINONE (6 luglio) - È morta
Giuseppina Norcia, l'anziana nota a Gallinaro (Frosinone) perché testimone,
nel 1947, di un'apparizione di Gesù Bambino. Gallinaro è da anni meta di
molti pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, animati dalla
devozione verso Gesù Bambino.
Tutto ebbe inizio in un giorno di primavera del 1947: la piccola Giuseppina,
a due giorni dalla prima Comunione, ebbe una prima apparizione mentre
giocava vicino a casa, dove ora sorge la Cappellina fatta costruire nel 1975
dalla madre dalla ragazzina. La salma dell'anziana si trova nell'obitorio
dell'ospedale di Cassino dove in tanti stanno portando omaggio alla donna.
LA STORIA: "UNA CULLA PER GESÙ BAMBINO NELLA TERRA DI GALLINARO".
Nell'anno 1975, sulla collinosa campagna di Gallinaro (FR), a Via Fonte, fu
eretta una chiesetta dedicata a Gesù Bambino. La fece costruire, su un sito
di sua proprietà, la signora Antoniella Fazio, vedova di Cesidio Norcia. Da
allora, come in un santuario, vi si recano continuamente comitive di
pellegrini e di fedeli, per impetrare le Grazie promesse da Gesù Bambino a
Giuseppina Norcia per coloro che ivi pregano insieme. La signora Giuseppina
è figlia della suddetta Antoniella; anch'essa vedova e madre di due figli,
Vincenzo ed Anna Antonietta. E' originaria di Gallinaro, ove risiede la
madre, pure lei coinvolta negli straordinari avvenimenti della figlia.
Entrambe attestano che due giorni precedenti alla sua prima Comunione, nel
1947, Giuseppina -mentre la madre con altre due donne, Lina e Maria
Colavecchio, preparava dolci per la circostanza- giocava tutta sola presso
la casa ove sorge la cappellina. D'un tratto ella vide apparire e scendere
dal cielo una nuvoletta soffice e luminosa, sulla quale era adagiato
dormiente un pargoletto di sovrumana bellezza. Era Gesù Bambino !
La nuvoletta si fermò a circa un metro dalla piccola veggente. Gesù apri gli
occhi, che erano di incomparabile dolcezza, la fissò e le sorrise.
Giuseppina, rapita dalla visione, avrebbe voluto toccarGli i piedini,
baciarGli gli occhi, abbracciarLo, ma le sue mani protese non riuscivano a
raggiungerLo.
"Mamma, mamma", gridò ripetutamente, sperando che questa accorresse in tempo
per prenderLo.
E la madre accorse subito con le altre donne, ma, prima che giungesse,
l'apparizione svanì.
La fanciulla continuava a guardare il cielo, desiderosa di rivedere Gesù
che, nelle sembianze della propria infanzia, l'aveva privilegiata di una sua
visita prima che Lo ricevesse sacramentalmente.
La madre e le donne che erano con lei furono prese da una sconvolgente
commozione.
Anch'esse scrutarono a lungo ma invano il cielo, con la gioia di ascoltare
dalle labbra di Giuseppina i particolari della meravigliosa visione. Il
sorriso di Gesù Bambino rimase indelebilmente impresso nell'animo della
piccola veggente, facendole prevedere che il Signore sarebbe tornato a
sorriderle.
Ella cresceva in questa speranza e in amorosa attesa.
E ripeteva incessantemente:
"Ti amo, Gesù, ti amo tanto,
mi affido a Te, non mi lasciare sola.
Fa di me quel che piace a Te:
Sia fatta la Tua volontà."
Sovente riceveva i Sacramenti per mantenersi più unita al Signore, dal quale
si sentiva invisibilmente protetta e custodita nell'adorabile Suo Cuore.
Raggiunti i diciotto anni, fu data in sposa al giovane sorano Umberto
Lombardi, rimasto, per la sua bontà, nel ricordo di quanti lo conobbero.
Egli morì improvvisamente dopo dodici anni di matrimonio, lasciando la sua
diletta famiglia in un dolore veramente grande. Nel 1974, Giuseppina cadde
improvvisamente malata. Durante la sua degenza, il 15 Maggio, alle ore
14,30, mentre si dedicava ad una più intensa preghiera, fu investita da una
vivissima Luce, che invase tutta la sua stanza. Subito le comparvero
accanto: Gesù, la Madonna e S. Michele Arcangelo. Non fu mai facile a
Giuseppina esprimere ciò che provò quando le apparve Gesù Bambino; ma tanto
meno le e' facile ripetere quello che provò nel giorno in cui, dopo una
lunga attesa, Gesù, non più come Bambino, ma come adulto, tornò a lei per
consolarla nella sua sofferenza.
La maestà del Signore era incomparabile; la sua bellezza straordinaria. Da
Lui emanava un profumo di Paradiso; i capelli avevano un riflesso d'oro. La
Madonna, bellissima, vestita di bianco, con velo e cintura di color celeste.
Al suo fianco stava S. Michele Arcangelo sotto forma di adolescente, tutto
purezza, forza e splendore. I tre parlarono a lungo, confortandola ed
istruendola sul modo di pregare e di far pregare, e affidandole una missione
di salvezza. L'avvertirono anche di una terribile prova che avrebbe subito
nella notte successiva. Dovette, infatti, resistere ad un terribile attacco
di satana, che, giunto nella camera con gran fragore, l'atterrì con il suo
aspetto orrendo e minaccioso.
Giuseppina, rimasta senza voce per lo spavento, non riusciva ad invocare
aiuto. Tra le mani ella stringeva la corona del Rosario, che satana tentava
rabbiosamente di strapparle. Umiliato per il suo vano tentativo, la "brutta
bestia", sollevò Giuseppina con furore indicibile e la sbatté ripetutamente
al muro per annientarla.
Ella si ricordò, allora, delle parole di S. Michele Arcangelo.
"Il demonio lo si vince solo con la preghiera", ma, in quella lotta
terribile, non riusciva a pregare.
Ai familiari accorsi fece intendere, agitando la corona, che dovevano
pregare.
Appena fu iniziato da essi il Santo Rosario, l'assalitore infernale si vide
perduto; spezzò la corona che non aveva potuto strapparle dalle mani e fuggì
via. Trascorsi pochi giorni, Gesù riapparve insieme con la Madonna e la
martire Santa Mesia - il cui corpo riposa nel castello di Alvito -
preannunciando a Giuseppina che l'avrebbe guarita... come poi avvenne.
In questa circostanza Gesù le disse: "Vedi, a Me nulla è difficile. Chi
chiede ottiene, chi ama sarà riamato". Santa Mesia ha un ruolo importante
negli avvenimenti di Giuseppina; ma qui, per motivi di brevità non ne
parliamo. Nell'anno 1975, Gesù le confidò un grande segreto, da non rivelare
fino a quando Egli non lo avrebbe permesso.
Gesù e Maria le mostrarono la stupenda realtà del Paradiso e gli orrori
dell'inferno, per farle comprendere le eterne pene. E qui la Madonna nel
vedere i suoi figli perduti le disse piangendo:
"Vedi dove vanno a finire i peccatori?" "Aiutami... Sbrighiamoci"
E, mostrandole la corona del Rosario, soggiunse: "dopo i sacramenti della
Confessione e della Comunione, non c'è altro mezzo! Tu hai visto che siamo
in lotta con satana.
Insegna a tutti ad utilizzare bene il tempo per la gloria di Dio e la
salvezza delle anime.
Pregate molto per la conversione dei poveri peccatori: anch'essi sono figli
miei.
Il Santo Rosario è l'arma più potente per combattere il demonio, per salvare
le anime, per liberarle dal male e dalla tentazione. Comprendimi: è un cuore
di mamma che soffre per i figli perduti.
Aiutami. Il mio caro Gesù è sempre triste, tu lo sai".
In quel momento Gesù si mostrò triste e disse: "Non stancatevi di ripetere a
coloro che l'avessero dimenticato e che continuano a dimenticare le parole
da Me pronunziate nell'Ultima Cena:
IL MIO CORPO E' STATO IMMOLATO
ED IL MIO SANGUE E' STATO SPARSO PER VOI.
VENITE A ME.
QUANDO RICEVERETE QUEL PANE E QUEL VINO SENTIRETE IL CALORE DEL MIO AMORE,
SENTIRETE L'AMORE DEL VOSTRO DIO.
VEGLIATE.
AMATEVI COME IO HO AMATO VOI.
AMATE IL PROSSIMO COME VOI STESSI.
RISPETTATE I DIECI COMANDAMENTI".
Ciò detto, Gesù fece cantare dagli Angeli le due ultime espressioni del
Padre Nostro:
"RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI
COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI
E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE.
MA LIBERACI DAL MALE".
Poi soggiunse: "Queste parole bisogna metterle in pratica ed insegnarle a
chi non le sa". Infine, il Signore le mostrò il monte Calvario, per farle
capire meglio che la Santa Messa è essenzialmente la RINNOVAZIONE DEL
SACRIFICIO DI CRISTO, e che l'Eucaristia Lo contiene immolato fra noi per la
nostra salvezza.
Intanto gli Angeli cantavano:
RESTA CON NOI SIGNORE! ALLELUJA
Tu sei frumento, Signor, degli eletti,
Tu sei il pane disceso dal cielo.
RESTA CON NOI SIGNORE! ALLELUJA
Tu sei il vino che germina i vergini,
Sei per i deboli il pane dei forti.
RESTA CON NOI SIGNORE! ALLELUJA
Tu sei la guida al banchetto del cielo,
Tu sei il pegno di gloria futura.
RESTA CON NOI SIGNORE! ALLELUJA
Quant'è soave, Signor, la Tua mensa!
Quanto sono dolci le tue parole!
RESTA CON NOI SIGNORE! ALLELUJA
Saremo fratelli alla mensa del Padre,
Saremo un cuore ed un'anima sola.
RESTA CON NOI SIGNORE! ALLELUJA
Il Signore ha insistito tanto per la costruzione di una chiesetta nel luogo,
a Lui tanto gradito, della sua prima apparizione in Gallinaro, che servisse
come "Culla per Lui", volendo da essa elargire alle anime tesori celesti.
Un giorno, le tracciò anche una strada luminosa, sospesa in aria, e recante
all'estremità una freccia che indicava con precisione il punto ove la
costruzione doveva sorgere.
Il Signore tuttora vuole che "presso quella culla si preghi insieme, per
ottenere da Lui le grazie desiderate, non solo per la salute delle anime, ma
anche per quella dei corpi".
Oltre mezzo milione di persone all'anno,provenienti da ogni parte del mondo,
si recano in pellegrinnaggio verso questa terra dove la maggior affluenza si
ha nell'ultima domenica di giugno, in cui si festeggia la prima apparizione
di Gesù Bambino a Giuseppina Norcia avvenuta nel 1947. Il centro del Mistero
legato alla piccola Culla è rappresentato dalle continue grazie, che ormai
da tempo non si contano più, così come le conversioni che Gesù Bambino
elargisce gratuitamente ad ogni pellegrino che vi giunge con cuore semplice
e aperto al Suo grande Amore. La cappellina, di dimensione 4x4 metri, fu
costruita nel 1975 dalla madre di Giuseppina, chiamata affettuosamente
"Nonna Nella", il cui vero nome è Antoniella Fazio, vedova di Cesidio
Norcia. L'anno prima, precisamente nel mese di maggio, apparve a Giuseppina
Gesù, la Madonna e San Michele Arcangelo, che le affidarono una "missione di
salvezza". Nella cappellina è possibile adorare il Bambinello poggiato su un
candido manto bianco che fuoriesce a cascata dalla piccola culla, come se
stesse poggiato su una soffice nuvola. Tutt'attorno è un'oasi di piacere
dove è possibile stare in pace con la mente e con il corpo. Prima di
giungere alla cappellina è possibile dissetarsi con l'acqua di una fonte
miracolosa voluta dalla Vergine Maria che è fuoriuscita tra le rocce dopo
aver abbattuto un albero secolare su indicazione della Stessa. La veggente,
che fino agli ultimi tempi continuava ad avere apparizioni con Gesù insieme
alla Madonna, si è spenta nell'ospedale di Cassino il giorno 6 luglio 2008.
http://www.mariadinazareth.it
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