Ciociaria Oggi 

Frosinone

Giovedì 13 Gennaio 2000
Dopo la raffica di nomine dirigenziali effettuate a dicembre
Fuoco incrociato sulla Asl. I sindacati: «Atti illegittimi»
Pronto un ricorso alla magistratura

FUOCO incrociato sull'Asl frusinate dopo la recente raffica di nomine effettuata alla fine di dicembre negli uffici di via Fabi. Bordate al vetriolo contro l'iniziativa del direttore generale, Nicola Pugliese, piovono da diverse sigle sindacali, che accusano il manager di aver dato la stura a una serie di incarichi dirigenziali illegittimi e insensati.
Le contestazioni più vibrate giungono dal Sidirss, il sindacato dei dirigenti del Servizio sanitario, e dai comparti Sanità di Cgil, Cisl e Uil. «La fine del millennio ha portato ai dirigenti della Asl di Frosinone la fine di ogni parvenza nell'attribuzione degli incarichi - attacca il segretario provinciale del Sidirss, Decio Leone - Ancor meglio, ha portato la fine della distinzione fra Dirigenza e Comparto, l'annullamento di titoli e carriere dirigenziali e l'equiparazione dei collaboratori ai dirigenti».
Secondo il sindacato, insomma le nomine dirigenziali volute da Pugliese scardinano i diritti più elementari dei dipendenti, specie di quelli con compiti dirigenziali, di fatto messi sullo stesso piano dei dipendenti del Comparto. L'Asl ha infatti attinto indistintamente nelle due categorie per affidare gli incarichi, «scaricando» senza alcuna spiegazione chi ricopriva quei ruoli.
«Non possiamo tollerare un atto concepito e attuato nella più profonda illegíttimità, quale è la deliberazione 3426 del 30 dicembre 1999 - aggiunge Leone - Di conseguenza, ne chiediamo con forza la revoca immediata». Di più. Indirizzando la nota anche all'assessore regionale alla Sanità, il Sidirss minaccia un ricorso in sede giudiziaria. Una comunicazione in tal senso è stata inviata anche al Collegio dei revisori dei conti dell'Asl per l'accertamento dell'eventuale danno erariale dovuto all'attribuzione degli incarichi dirigenziali a personale non dirigente.
Critiche severe all'indirizzo del direttore generale anche da parte dei segretari provinciali dei comparti Sanità di Cgil, Cisl e Uil, Davide Della Rosa, Angelo Ricci e Alberto Matassa. In una nota congiunta, i tre sindacalisti definiscono «fortemente viziati gli atti di nomina dei nuovi dirigenti, sia nella forma che nella sostanza».
Affermano inoltre che «non esiste ad oggi alcuna informativa con cui il Nucleo di valutazione si esprima sugli incarichi già assegnati o che individui criteri e parametri per misurare gli obiettivi. raggiunti. La funzione di revoca o di conferma dei dirigenti appare oggi una prerogativa esclusiva del management, svincolata da qualsiasi regola che ne limiti la discrezionalità, come invece previsto dal decreto legislativo 29/93. Inoltre - aggiunge la triplice sindacale - i provvedimenti non riportano né i motivi dell'incarico né quelli della revoca».
In merito ai dipendenti del Comparto nominati dirigenti, Cgil, Cisl e Uil parlano di «transito arbitrario di questo personale nell'area dirigenziale». I tre sindacati chiedono pertanto al direttore generale di revocare immediatamente le nomine effettuate il 30 dicembre e un incontro urgente per l'indispensabile confronto.