Pontecorvo/Allarme dei Ds per i
disservizi dell’ospedale. Accuse alla direzione sanitaria «Un’ecografia? Torni fra venti giorni»
Cresce nell’utenza un forte malcontento per i disservizi dell’ospedale di
Pontecorvo, relativamente ai tempi di attesa da affrontare per sottoporsi ad una
banalissima ecografia o ad accertamenti endoscopici. Per le prestazioni
ambulatoriali agli esterni si va dai 15 ai 20 giorni, mentre per i ricoverati si
sfiorano talvolta anche i cinque o sette giorni. In molti hanno espresso
insoddisfazione per la completa impossibilità di eseguire nel nosocomio esami di
diagnostica ghiandolare per la mancanza di sonde appropriate. Dunque anche
coloro che hanno disturbi alla tiroide, e non sono pochi a Pontecorvo, sono
costretti ad eseguire altrove gli accertamenti necessari ricorrendo il più delle
volte alle strutture private che, al contrario, pullulano sull’intero
territorio. Grande preoccupazione viene espressa dalle forze della sinistra
e dai Ds in modo particolare, che aggiungono al piatto delle inefficienze la
questione ancora irrisolta relativa all’assegnazione di una apparecchiatura Tac
all’ospedale di Pontecorvo. In proposito pare che dalla direzione del nosocomio
non sia neanche partita una richiesta ufficiale in tal senso, anche dopo le più
recenti assicurazioni che invece erano state fornite dal manager Nicola Pugliese
e che davano per imminente l’attivazione di questo ulteriore servizio. E la
conferma la fornisce il dottor Angelo Reccia, responsabile della sanità dei Ds e
dirigente medico nella divisione di Medicina: «Il nostro ospedale è privo di una
sonda per eseguire le biopsie ecoguidate, utili nella diagnosi del carcinoma
della prostata molto diffuso fra gli anziani» e, a quanto pare, una simile
apparecchiatura mancherebbe anche nei due vicini nosocomi di Cassino e di Sora.
Le maggiori perplessità vengono espresse nei confronti dell’attuale
direzione sanitaria che di fronte a queste esigente appare oggi completamente
inerme.
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