Cronaca di Frosinone

Domenica 6 Febbraio 2000
LA REPLICA DELL’ASL
«Non spetta certo a noi vigilare: ciò
che accade lì dentro non ci riguarda»

Il caso "Città Bianca" è esploso alla Regione, un paio di mesi fa, quando lo stesso assessore Lionello Cosentino diffidò il manager dell’Asl, Nicola Pugliese, dall’intraprendere qualsiasi iniziativa che non fosse autorizzata dall’ente.
Perché, allora, la "Città bianca" si spaccia per una struttura convenzionata?
«Non sono problemi che ci riguardano - taglia corto Renato Sponzilli, responsabile delle relazioni dell’Asl -. Non spetta certo a noi vigilare su ciò che dicono alla clinica».
E le fatture da 8 miliardi inviate dalla clinica all’Asl?
«Le abbiamo rimandate al mittente e non ci risulta che la clinica le abbia inviate di nuovo a noi. Una cosa è certa: non essendoci l’accreditamento (ossia, la convenzione) non spetta all’Asl pagare».
Ma se l’Azienda non pagherà (perché, come ha precisato tempo fa Gianluigi Bracciale, direttore amministrativo, l’accordo prevedeva che i costi della sperimentazione fossero tutti a carico della clinica) e la casa di cura continua a curare gratis i pazienti, a chi toccherà alla fine accollarsi l’onere di questa spesa? Ieri, dalla "Città bianca" non ci è stata fornita alcuna risposta. Forse la darà l’inchiesta avviata dalla procura.