Per il sindacato non si fanno i concorsi
per i posti vacanti, ma si spendono soldi indiscriminatamente Pioggia di incarichi, l’Ugl chiede un’ispezione all’Asl
L'Unione generale del lavoro (Ugl) ha sferrato ieri un duro attacco ai
vertici dell'Asl di Frosinone sugli incarichi a tempo determinato a medici e
personale paramedico. La segretaria provinciale dell'Ugl-sanità, Rosa Roccatani,
ha scritto all'assessore regionale Vincenzo Saraceni, al servizio ispettivo
regionale e alla sezione laziale della Procura generale della Corte dei Conti. «
Il direttore generale Nicola Pugliese, con il parere favorevole del direttore
amministrativo Gian Luigi Bracciale e del direttore sanitario Giorgio Rossi- si
legge nel testo- continua a conferire centinaia d'incarichi a tempo determinato
a personale medico e paramedico, in spregio alle disposizioni legislative
nazionali e alle norme contrattuali ». Secondo l'Ugl, solo nel '99 sono stati
affidati circa 1400 incarichi. «Tali incarichi - continua Roccatani- sono stati
conferiti non solo in assenza di procedure di concorso avviate, ma addirittura
in assenza di posti vacanti nella pianta organica provvisoria ». La
segretaria provinciale dell'Ugl sanità fa alcuni esempi e parla di «assunzione
d'imbianchini e d'incarichi a cardiologi nell'ospedale di Anagni». Ma non è
tutto. « Il mese scorso- prosegue Rosa Roccatani- sono stati indetti, tra gli
altri, avvisi pubblici per incarichi a tempo determinato a psichiatri e urologi,
a medici dell'organizzazione dei servizi sanitari di base, di medicina legale e
medicina interna, nonché a farmacisti. E su disposizione del direttore
sanitario- sostiene ancora la sindacalista- i tempi minimi d'intervallo previsti
per il conferimento del terzo incarico al personale medico e sanitario sono
stati arbitrariamente ridotti da trenta a sei giorni ». Ma l'Ugl ha altro da
contestare al direttore generale dell'Asl di Frosinone Nicola Pugliese. « Per
contro- conclude Rosa Roccatani-, pur con posti vacanti nella pianta organica
del Dea, i concorsi non sono stati banditi, ad eccezione di quelli previsti per
la centrale operativa del 118 e per venti posti di anestesisti».
AN.
MAR.
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