Frosinone

Domenica 6 Agosto 2000
Sanità/Per l’Ugl vengono sottratte enormi risorse alla struttura pubblica per favorire quella privata
”Città bianca”, lo scontro si fa duro
Il sindacato accusa l’Asl: «Troppi dubbi sul contratto d’affitto»

di ANTONIO MARIOZZI

E' un'estate sempre più arroventata dalle polemiche sulla gestione della sanità in Ciociaria. L'Unione generale del Lavoro (Ugl) continua imperterrita a denunciare carenze e disservizi. Ora l'attenzione del sindacato si concentra sull' Ini-Città Bianca di Veroli, chiedendo chiarezza sui rapporti tra l'azienda sanitaria locale e il presidio ospedaliero di Foiano in considerazione del piano per il rinnovamento della sanità nel Lazio, che pone particolare attenzione alla riconversione dei posti-letto. «Si rende necessario - si legge in una nota del sindacato- abbandonare definitivamente il vecchio modo di gestire la sanità per affrontare al meglio la fase di una riforma che punti a migliorare l'efficienza del settore anche mediante una competizione tra pubblico e privato, con programmi coerenti e obiettivi chiari. E, soprattutto, con l'impegno di evitare commistioni nella gestione delle risorse pubbliche, tipo quelle che hanno creato l'ormai annosa vicenda dell'Ini-Città Bianca. La notizia sull'accredito provvisorio per alcuni servizi della clinica privata di Foiano è emblematica della confusione che regna intorno alla cosiddetta «joint-venture» sperimentale, attivata l'anno scorso, e al successivo contratto di fatto stipulato il giorno prima delle elezioni regionali».
Poi l'Ugl pone l'accento sui contratti stipulati «per quell'immobile e per i servizi con un costo notevolissimo da fronteggiare con risorse che vengono sottratte alle strutture della sanità pubblica, le quali già si trovano in una situazione di grave carenza funzionale proprio per l'insufficienza dei finanziamenti». Sulla vicenda il segretario provinciale di Utl-Ugl, Rosa Roccatani, ha scritto al direttore generale dell'Asl Nicola Pugliese e all'assessore regionale per le Politiche sanitarie Vincenzo Saraceni allo scopo di conoscere, a distanza di qualche mese dal contratto stipulato tra l'Asl e l'Ini -Città Bianca, la situazione dei ricoveri e l'esatta consistenza dei servizi. Obiettivo: valutare il rapporto tra costi e benefici.
E la "Città Bianca"? Dalla clinica nessuna replica. Nonostante gli sforzi per contattare il responsabile, dalla struttura di Veroli non si è avuta alcuna risposta. E questo certo non giova a far chiarezza su tutta la vicenda.
Ma non è tutto. L'Ugl, con un'altra nota al manager dell'Asl , polemizza anche sulla situazione in cui versano i presidi territoriali per il servizio di oculistica. «Ci sono gravissime carenze- sottolinea Rosa Roccatani - soprattutto per le apparecchiature. La maggior parte degli utenti, dopo aver atteso anche due mesi per una semplice visita oculistica, non riesce a ottenere una prestazione completa perché gli ambulatori non hanno i necessari strumenti». Polemiche e proteste , dunque, che arrivano dopo l'esposto firmato dalla stessa Rosa Roccatani e da Giuseppe Tomasso e inviato alle Procure della repubblica di Cassino e Frosinone, nonché alla Corte dei Conti, sulla transazione tra l'Asl e la società Iced in seguito alla risoluzione del contratto per i lavori di ristrutturazione dell'ospedale "Gemma De Bosis" a Cassino. Su quest'ultima iniziativa , ieri, l'addetto alle Pubbliche relazioni dell'Asl, rintracciato al telefono, non è riuscito a far conoscere la versione dell'azienda sanitaria locale