Sanità/Per l’Ugl vengono sottratte enormi risorse alla
struttura pubblica per favorire quella privata
”Città bianca”, lo scontro
si fa duro
Il sindacato accusa l’Asl: «Troppi
dubbi sul contratto d’affitto»
di ANTONIO MARIOZZI
E' un'estate sempre più arroventata dalle polemiche
sulla gestione della sanità in Ciociaria. L'Unione generale del Lavoro (Ugl)
continua imperterrita a denunciare carenze e disservizi. Ora l'attenzione
del sindacato si concentra sull' Ini-Città Bianca di Veroli, chiedendo
chiarezza sui rapporti tra l'azienda sanitaria locale e il presidio
ospedaliero di Foiano in considerazione del piano per il rinnovamento della
sanità nel Lazio, che pone particolare attenzione alla riconversione dei
posti-letto. «Si rende necessario - si legge in una nota del sindacato-
abbandonare definitivamente il vecchio modo di gestire la sanità per
affrontare al meglio la fase di una riforma che punti a migliorare
l'efficienza del settore anche mediante una competizione tra pubblico e
privato, con programmi coerenti e obiettivi chiari. E, soprattutto, con
l'impegno di evitare commistioni nella gestione delle risorse pubbliche,
tipo quelle che hanno creato l'ormai annosa vicenda dell'Ini-Città Bianca.
La notizia sull'accredito provvisorio per alcuni servizi della clinica
privata di Foiano è emblematica della confusione che regna intorno alla
cosiddetta «joint-venture» sperimentale, attivata l'anno scorso, e al
successivo contratto di fatto stipulato il giorno prima delle elezioni
regionali».
Poi l'Ugl pone l'accento sui contratti stipulati «per quell'immobile e per
i servizi con un costo notevolissimo da fronteggiare con risorse che vengono
sottratte alle strutture della sanità pubblica, le quali già si trovano in
una situazione di grave carenza funzionale proprio per l'insufficienza dei
finanziamenti». Sulla vicenda il segretario provinciale di Utl-Ugl, Rosa
Roccatani, ha scritto al direttore generale dell'Asl Nicola Pugliese e
all'assessore regionale per le Politiche sanitarie Vincenzo Saraceni allo
scopo di conoscere, a distanza di qualche mese dal contratto stipulato tra
l'Asl e l'Ini -Città Bianca, la situazione dei ricoveri e l'esatta
consistenza dei servizi. Obiettivo: valutare il rapporto tra costi e
benefici.
E la "Città Bianca"? Dalla clinica nessuna replica. Nonostante
gli sforzi per contattare il responsabile, dalla struttura di Veroli non si
è avuta alcuna risposta. E questo certo non giova a far chiarezza su tutta
la vicenda.
Ma non è tutto. L'Ugl, con un'altra nota al manager dell'Asl , polemizza
anche sulla situazione in cui versano i presidi territoriali per il servizio
di oculistica. «Ci sono gravissime carenze- sottolinea Rosa Roccatani -
soprattutto per le apparecchiature. La maggior parte degli utenti, dopo aver
atteso anche due mesi per una semplice visita oculistica, non riesce a
ottenere una prestazione completa perché gli ambulatori non hanno i
necessari strumenti». Polemiche e proteste , dunque, che arrivano dopo
l'esposto firmato dalla stessa Rosa Roccatani e da Giuseppe Tomasso e
inviato alle Procure della repubblica di Cassino e Frosinone, nonché alla
Corte dei Conti, sulla transazione tra l'Asl e la società Iced in seguito
alla risoluzione del contratto per i lavori di ristrutturazione
dell'ospedale "Gemma De Bosis" a Cassino. Su quest'ultima
iniziativa , ieri, l'addetto alle Pubbliche relazioni dell'Asl, rintracciato
al telefono, non è riuscito a far conoscere la versione dell'azienda
sanitaria locale
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