Ciociaria Oggi 

Frosinone

Martedì 26 Settembre 2000
L'avvocato De Santis chiarisce la vicenda del concorso per infermieri alla Asl
"La Cgil ha sbagliato mira"

«FRANCAMENTE non capisco a che titolo la Cgil Funzione Pubblica possa pretendere di prendere posizione su una vicenda giudiziaria in atto, ad essa organizzazione sindacale del tutto estranea, ed intrapresa da alcune persone che sono state escluse nel corso delle due prove del concorso per infermieri indetto dall'Ausl di Frosinone. Dopo quella dell'Ugl, alla Cgil Fp arriva un'altra replica, questa volta dell'avvocato Giorgio De Santis.
Il quale sottolinea: «Al riguardo giova, comunque, sottolineare quanto segue:
1) le iniziative giudiziarie, sono state promosse non dalla Ugl di Frosinone, ma ripeto - da alcuni infermieri, uti singuli, esclusi nel corso delle prove, i quali hanno sottoposto al vaglio dei giudici illegittimità ed irregolarità che si sarebbero "consumate" nel corso della procedura concorsuale, alcune delle quali per lo meno "inquietanti", con tutti i conseguenti sviluppi che potrebbero esservi anche in sede penale; 
2) tra le irregolarità contestate, la illegittima (secondo i ricorrenti) composizione della commissione esaminatrice che - proprio "sotto elezioni" - ha provveduto a comunicare il superamento della prima prova scritta ai candidati ammessi alla seconda prova. Di tale commissione facevano parte un noto esponente dei Democratici di Sinistra e, addirittura, un consigliere provinciale del Partito Popolare. Al riguardo, è stato evidenziato ai giudici come tutto ciò stridesse profondamente con i principi elementari del nostro ordinamento e fosse presupposto per l'annullamento della procedura concorsuale e la ripetizione delle prove».
Conclude l'avvocato Giorgio De Santis: «Premesso che managers super pagati con tanto denaro pubblico hanno l'obbligo di conoscere le leggi e non porre in essere, a monte, procedure concorsuali illegittime, stupisce non poco che la Cgil, organizzazione sindacale di sinistra, a tutela dei lavoratori, da un lato, preferisca non entrare nel merito di tali gravi ed inquietanti situazioni, limitandosi, d'altro canto, ad auspicarsi, addirittura, un non annullamento della procedura concorsuale e, dunque, che non venga accolto il ricorso di quei lavoratori che le irregolarità, su cui la Cgil preferisce "glissare", avevano provveduto coraggiosamente a denunciare pubblicamente. Come se la tutela del superiore pubblico interesse non fosse perfettamente compatibile con il rispetto della vigente normativa e con l'interesse dei singoli, altrettanto degno, di "tutela"».