I SOSPETTI DELLA CORTE DEI CONTI
Concorso annullato, l’Asl rischia
un’inchiesta
di DOMENICO TORTOLANO
L'Asl di Frosinone è
sempre più nella bufera e soprattutto il suo vertice rappresentato dal direttore
generale Nicola Pugliese, dimissionario e in attesa di essere sostituito dalla
giunta regionale del Lazio. Infatti l'annullamento del concorso per infermieri
da parte del Tar potrebbe portare ad una indagine della Corte dei Conti per
sperpero di denaro pubblico ma soprattutto si potrebbero abbattere sull'Asl i
ricorsi dei lavoratori assunti secondo una graduatoria che non è più valida.
Alla base dei guai di Pugliese, costretto alle dimissioni da una serie di
infortuni gestionali, ci sarebbe proprio l'organizzazione del concorso per
infermieri al quale presero parte, l'anno scorso, 2400 candidati alle prove che
si svolsero all'hotel Ergife di Roma. Dopo la prima prova furono molti gli
esclusi e alcuni si rivolsero all'avvocato Giorgio De Santis per un ricorso
contro la composizione della commissione esaminatrice della quale facevano parte
il dottor Giovanni Cirillo, come presidente, e il dottor Ettore Urbano, vice
presidente, entrambi dirigenti politici rispettivamente dei Ds e del Ppi. In
base alla legge non possono far parte delle commissioni per concorsi pubblici
queste figure ma Pugliese li inserì ugualmente ed ora il Tar ha dato ragione ai
ricorrenti annullando il concorso con tutte le conseguenze. Per l'organizzazione
e per i compensi sono stati spesi centinaia di milioni che la Corte dei Conti
potrebbe richiedere ai vertici dell'Asl.
«Il Tar - afferma De Santis - ha
accolto in pieno le mie tesi giuridiche sulla composizione illegittima della
commissione ma ora avanza l'ipotesi di iniziative giudiziarie di altro tipo
rispetto a quelle che hanno già portato all'annullamento del concorso ed anche
di carattere risarcitorio». Gli idonei al concorso furono 800 per 15 posti di
infermiere ma da quella graduatoria l'Asl avrebbe poi assunto a scorrimento fino
a completare gli organici degli ospedali ciociari. Adesso,invece, si ritrova a
dover rifare tutto daccapo e a spendere altri soldi. Pugliese, probabilmente,
dovrà dar conto all'assessore regionale alla sanità, Vincenzo Saraceni, anche di
quest'altra disavventura giudiziaria dopo le condanne per condotta antisindacale
emesse dai tribunali di Frosinone e Cassino in base ai ricorsi dell'Ugl
presentati dall'avvocato De Santis.
|