Ore decisive, in Regione, per la scelta
del direttore generale. Perde terreno il nome dell’abruzzese
Recchione Testa a testa per la poltrona più
alta Sanità: al posto del dimissionario
Pugliese potrebbe arrivare Cavallotti
di ANTONIO MARIOZZI
Sanità in fermento, in
Ciociaria, dopo le dimissioni del manager Nicola Pugliese. In queste ore impazza
il totocandidato per rimpiazzare il direttore generale Nicola Pugliese
(dimissionario). Tra i papabili alla poltrona più importante della seconda
azienda ciociara, dopo la Fiat, sembra profilarsi un testa-a-testa tra Carmine
Cavallotti (già direttore sanitario dell'Asl Rm G , medico del Regina Elena e
con un passato caratterizzato da altri incarichi di rilievo in diversi ospedali
della capitale) e Domenico Recchione (manager di un’Asl abruzzese). Con tutta
probabilità, però, pare che Cavallotti (che se accettasse dovrebbe rinunciare ai
suoi numerosi incarichi) proprio nelle ultime ore abbia sorpassato Recchione
mentre in terza posizione (ma molto distanziato) c’è il dottor Giancarlo
Gargaruti. Una cosa è comunque certa: fin quando non ci sarà la nomina, Pugliese
ha assicurato la sua presenza a Frosinone, pertanto la uscita di scena
coinciderà esattamente con l’arrivo del nuovo manager. «Vogliamo dare una
svolta alla sanità ciociara, eliminando mille disservizi. E ci riusciremo -
spiega il presidente della Commissione regionale Sanità, Alessando Foglietta -
Il primo obiettivo è di razionalizzare la rete ospedaliera, migliorando i 7
nosocomi. Oggi occorrono risposte forti per recuperare il tempo perduto. Non
vogliamo più ospedali-fotocopia, ma puntiamo a garantire un adeguato livello di
specializzazione». In queste settimane ha visitato i
vari ospedali del Frusinate e ne ha ricavato un quadro tutt'altro che
confortante. «Ho trovato strutture fatiscenti -
aggiunge Foglietta - e macchinari spesso vecchi. Insomma, più ombre che luci.
Con una convinzione: si deve lavorare molto per invertire la tendenza e arrivare
a una svolta positiva». E le priorità? «Il nosocomio di Frosinone dovrà avere il Dea di secondo livello
con tutti i servizi d' emergenza - continua Foglietta - , ma anche gli altri
ospedali, a cominciare da Anagni, vanno rilanciati. A Ferentino, Atina e Ceprano
si deve completare la riconversione. E' poi urgente rivedere la pianta organica
dell'Asl, riorganizzando il personale perchè oggi mancano medici, infermieri e
portantini». Finiranno i viaggi della speranza?
«Con un polo oncologico - dice ancora Foglietta - e
con cinquecento posti per la riabilitazione in Ciociaria finirà l'esodo per le
cure fuori provincia».
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