Cronaca di Frosinone

Mercoledì 22 Novembre 2000
Il segretario replica: «La mia è un’adesione personale. Non ho conti da pagare né con Marini, né con Pugliese»
D’Antoni chiama, la Cisl si spacca
Ferrante a Fratarcangeli: «Hai strumentalizzato il sindacato, dimettiti»

Il segretario della Cisl Romano Fratarcangeli aderisce "personalmente" al nuovo movimento politico di D’Antoni e subito scoppia la polemica. Ad attaccarlo pesantemente chiedendone le immediate dimissioni, perchè avrebbe strumentalizzato per fini partitici il sindacato, è il consigliere della Cisl territoriale, Roberto Ferrante che il 28 luglio scorso è stato costretto ad abbandonare la segreteria provinciale dopo uno scontro con l’attuale gruppo dirigente.
«La sua adesione - scrive Ferrante in una lettera aperta - costituisce uno schiaffo di quelli che lasciano il segno, un pesante attacco all’autonomia dell’organizzazione che lo stesso, in tutte le occasioni e in tutte le salse, ha sempre dichiarato inviolabile ed intoccabile, salvo poi dimenticarsene sistematicamente ogni volta che ha voluto tra la passiva acquiescenza del gruppo dirigente. Di esempi ne potrei citare tanti, valga uno per tutti: la sua sudditanza all’amico di tanti piaceri Pugliese, direttore generale dell’Asl di Frosinone. Sul degrado della sanità provinciale che è sotto l’occhio di tutti, l’unico che ha speso parole per difendere l’indifendibilie amico Pugliese, è stato Fratarcangeli». E Ferrante continua: «Pugliese, questo gli va riconosciuto, almeno ha avuto un sussulto di dignità tanto da Rassegnare le dimissioni. Aspettarsi da lui altrettanto è pura chimera. Se non gli viene ordinato e imposto da Roma, resta tranquillamente al suo posto di "comando". Così come nutro molti dubbi che la sua adesione alla "Fondazione democrazia europea" sia stata spontanea come lui vuol far intendere. In Cisl per esperienza personale, di libero c’è rimasto poco e niente. Se dissenti, se non condividi passivamente le linee dell’organizzazione e per dirla in soldoni non ti "appecoroni" senza tanti complimenti vieni messo alla gogna». Ferrante si congeda con un ultimo velenoso attacco: «Che la sua adesione è stata sofferta, probabilmente è vero perchè se fosse dipeso da lui non l’avrebbe fatta ma non perchè crede nell’autonomia della Cisl, me per non scontentare l’altro "amico" Marini che adesso gli presenterà il conto. Così per salvare la poltrona ha dovuto ubbidire, ma pronto a cambiare rotta se il progetto non dovesse decollare».
Immediata la risposta del segretario del Ciasl Fratarcangeli: «Sembra essere la lettera di chi non si è ancora ripreso dal grave stato di confusione mentale in cui è piombato dopo essersi procurato la sfiducia della sua ex organizzazione di categoria. Tira fuori il tema dell’autonomia della Cisl e non sa nemmeno dove sta di casa, come dimostra la limpidezza della mia dichiarazione pubblica. Scelta personale e solo personale dopo aver precisato la netta distinzione tra la Cisl e la Fondazione di D’Antoni. Si inventa - continua - affermando il falso, conti da pagare all’onorevole Franco Marini. Semmai è l’esatto contrario perchè, non se ne voglia a male Marini, ho solo dato a lui come ad altri, quando mi sono impegnato in campagne elettorali». E Fratarcangeli contrattacca: «A proposito dei miei rapporti con Pugliese parla con altrettanta limpidezza la mia recente dichiarazione pubblica. Mentre per quanto riguarda i piaceri ricevuti, devo ammettere che è vero. Devo però, fare solo una piccola precisazione: con l’amico direttore generale Pugliese ho solo risolto problemi della gente, come si addice ad un bravo sindacalista e mi scuso della presunzione e che, invece, Ferrante scambia per piaceri e sono state come amo definire, solo opere buone e a favore di persone bisognose. Lo chieda in giro l’amico Ferrante, anche a qualcuno che lui conosce molto bene. Per quanto mi riguarda personalmente nessun favore o piacere che sia ho avuto dall’amico Pugliese, pur avendone bisogno dal momento, lui dovrebbe saperlo perchè mio compaesano, che ho una figlia disoccupata e da tre anni regolarmente iscritta nelle liste di collocamento del Centro servizi per l’impiego».