La vittima, Antonio Spinelli di
Atina,
era all’interno della ”città della salute” in via Armando Fabi nel
capoluogo Cede l’impalcatura, muore
carpentiere L’infortunio vicino gli Uffici di
prevenzione e sicurezza sul lavoro
di MARCELLO GELFUSA
Il cedimento di un elemento dell'impalcatura, è stato fatale ad
Antonio Spinelli, carpentiere di 37 anni, originario di Atina ma da alcuni mesi
domiciliato ad Alvito. Ieri , l'uomo - insieme ad altri 3 operai, tutti della
ditta "Procoge srl" di Atina - stava lavorando all'interno di un fabbricato (che
una volta terminato ospiterà il reparto nuove malattie infettive) presso la sede
centrale dell'Asl, in via Fabi, a Frosinone. Era da soli tre giorni che la
ditta aveva cominciato i lavori alle spalle dell'ala "Gravaldi", la palazzina
che ospita - tra l’altro (manco a dirlo) il Dipartimento di prevenzione e
sicurezza sul lavoro. Erano le 9 e Spinelli stava lavorando alla realizzazione
di un impalcatura, quando un pezzo di legno (lungo poco più di un metro e del
diametro di una decina di centimetri), su cui era inginocchiato per poter
arrivare ad inchiodare alcune tavole, si è spezzato sotto il peso del suo corpo,
facendolo precipitare sul solaio sottostante. Un volo di tre metri che non gli
ha lasciato scampo: dalle prime ricostruzioni dell'accaduto pare che il
carpentiere sia caduto in avanti ed abbia battuto il capo. Un tonfo avvertito
dagli altri operai presenti in quel momento sul cantiere che, precipitatisi sul
luogo della disgrazia, hanno immediatamente chiamato i medici del vicino 118.
Subito disperate sono apparse le condizioni dell'uomo, spirato poco più tardi
durante il trasporto in ambulanza all'ospedale Umberto I°. Amareggiato per
l'accaduto, il responsabile del Servizio prevenzione e sicurezza sul lavoro
della Asl Giancarlo Pizzutelli: «Facciamo mille controlli l'anno e comminiamo
sanzioni su sanzioni; ma mi convinco sempre più che in futuro, oltre a
reprimere, bisognerà puntare sulla cultura della prevenzione, iniziando ad
inculcarla nei futuri operatori del settore edile già sui banchi di scuola». In
tarda mattinata la notizia dell'incidente si è sparsa per tutta Atina dove
l'operaio era conosciuto da tutti, anche se ultimamente era andato ad abitare ad
Alvito, paese della moglie Luciana Martini. Antonio l'aveva sposata cinque anni
or sono, e da due era diventato papà di una bambina.
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