Cronaca di Frosinone

Venerdì 22 Dicembre 2000
Divampa la polemica sul mega concorso per infermieri
"La Cgil? Meglio se tace"
Secca replica dell'ufficio stampa dell'Ugl

Riceviamo e pubblichiamo.

Francamente sconcertano le argomentazioni con le quali chi all'interno della Cgil segue le vicende sindacali dell'Ausl, ha voluto interrompere la "consegna del silenzio" con la quale aveva caratterizzato la propria condotta nel periodo della gestione Pugliese. Non vogliamo generalizzare e perciò diamo volentieri atto alla Federazione Pensionati e ad altre articolazioni di quella stessa organizzazione sindacale di aver denunciato con chiarezza, autonomia di giudizio ed apertamente le disfunzioni dell'Azienda sanitaria provinciale Quindi, almeno da parte nostra, nessuna polemica preconcetta e gratuita nei confronti della Cgil, ma un' estrema franchezza nel denunciare le responsabilità e le complicità nel malgoverno della Sanità nel territorio. Perciò, la smetta la Funzione pubblica della Cgil di blaterare sui nostri asseriti ricorsi "fatti insignificanti". Le nostre denunce sul malgoverno della Sanità in Ciociaria sono state infatti talmente motivate da aver persino provocato una procedura di infrazione attivata dalla Commissione della Comunità Europea. Anche in sede giudiziaria, la Ugl ha ottenuto in due occasioni la condanna della vecchia gestione dell'Azienda per condotta antisindacale ed ha tutelato così e al meglio gli interessi ed i diritti di tutti i lavoratori e dei sindacati, compresa la Cgil Funzione Pubblica che dovrebbe perciò fare una serena analisi di coscienza invece di continuare a scrivere sciocchezze. Per quanto riguarda i servizi di oncologia, ma di quale opposizione parla la Cgil, Funzione Pubblica? Si riferisce forse alla sentenza con la quale la magistratura, su richiesta della Ugl ha imposto all'Azienda il rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza del lavoro nel laboratorio di preparazione dei farmaci per le terapie antiblastiche? O forse la Cgil Funzione Pubblica è stata turbata dalle nostre fondate denunce sulle violazioni contrattuali in materia di incentivazione erogate a pioggia ed a sanatoria? O non condivide i nostri vittoriosi ricorsi sull'utilizzo dei dipendenti in violazione del mansionario loro spettante per effetto del contratto di lavoro?
Ma che razza di sindacalista - lo ripetiamo, senza generalizzazioni e con rispetto della non condivisa ma grande tradizione della Cgil - è colui che definisce "fatti insignificanti" la condotta antisindacale, il mancato rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza sul luogo di lavoro, la violazione delle norme contrattuali dei diritti dei lavoratori e dei cittadini utenti? E giunge persino a definire "talpe" coloro che si impegnano per il rispetto delle leggi e delle regole? Veniamo al caso del concorso degli infermieri annullato dal Tar. La Ugl non intende "addossare" responsabilità ad altri. La Ugl ha la consapevolezza e l'orgoglio di aver segnalato, all'allora Direttore Generale e ben un anno prima della decisione del Tar gli errori compiuti nella composizione della Commissione giudicatrice e di aver invitato a tempo debito il dottor Pugliese ad eliminare la evidente violazione di legge quando era ancora possibile farlo, salvaguardando così al meglio i diritti di tutti i giovani disoccupati aspiranti a quei posti.
La Cgil Funzione Pubblica, invece, anche in quella occasione tacque e farebbe bene a tacere anche oggi. D'altra parte non si comprende come si possa ritenere "insignificante" la presenza di soggetti politici in seno ad una Commissione Giudicatrice di un pubblico concorso e ciò, quantomeno perché il divieto è stato sancito in maniera inequivocabile dal Legislatore. Ciò che, in altri termini, viene in questione, è il principio del rispetto della legge e delle regole fissate.
E' evidente che tale divieto ha pari dignità e valenza rispetto ad altri previsti dal Legislatore, per cui ogni eventuale inosservanza non può che condurre ad una declaratoria di illegittimità. Se passasse la tesi della Cgil, dovrebbe ritenersi possibile eludere ogni divieto normativo espressamente previsto dal legislatore, ogni qual volta si opponessero esigenze di assumere personale.

Ufficio stampa Ugl