Il presidente della giunta regionale al
forum di An. Ma Angius (Ds) replica: «Destra pericolosa» «Elezioni, faremo il pieno» Storace a Fiuggi: «In Ciociaria prenderemo sei parlamentari su sei»
di ANTONIO MARIOZZI
«In Ciociaria faremo il pieno. Prenderemo sei parlamentari su sei».
Parola di Francesco Storace. S'infiamma lo scontro politico in vista delle
prossime elezioni tra centrodestra e centrosinistra. Ieri a Fiuggi il clima si è
fatto incandescente. Gli opposti schieramenti, impegnati nelle rispettive
assemblee degli amministratori locali, si sono lanciati frecciate al vetriolo.
Ad attaccare per primo è stato il presidente della Regione Lazio. «Sono
convinto- ha detto Storace- che in provincia di Frosinone faremo il pieno
prendendo tutti i parlamentari. Ma anche nel resto del paese- ha aggiunto-
abbiamo la possibilità di sbaragliare l'avversario. Lo conferma la delusione che
c'è tra l'elettorato di Sinistra». Per il «governatore» del Lazio saranno
determinanti le nuove esperienze nelle amministrazioni locali e il modello di
sviluppo che si sta attuando con le concrete indicazioni impartite dalla Pisana.
«Sono ottimista. Abbiamo l'occasione di ottenere il massimo risultato in
Ciociaria come altrove- ha proseguito- perchè la Sinistra non garantisce nulla»
. Il presidente della Regione Lazio, dopo aver lasciato il Forum degli
amministratori di An in programma al teatro comunale, si è trasferito a Piglio,
dove ha visitato la Comunità terapeutica «Nuovi Orizzonti» per tossicodipendenti
« Sono strutture fondamentali per il recupero della persona- ha commentato
Storace - e la Regione Lazio deve sostenere queste esperienze che fanno
riscoprire il valore della vita a chi si trova in difficoltà». Ma, intanto,
all'hotel Silva Splendid, dove è stata affrontata la questione del riformismo e
governo locale, il presidente dei Senatori ds, Gavino Angius, ha usato accenti
altrettanto aspri. «Questa Destra va combattuta e contrastata- ha detto davanti
a una platea di trecento amministratori della Quercia- perchè è un pericolo per
il Paese. Quando si usa Dio per difendere le proprie idee politiche e si vuole
il revisionismo storico- ha aggiunto - significa che siamo arrivati a un punto
di forte rischio». L'ex assessore regionale, Michele Meta, ha rincarato la
dose:«La Regione Lazio- ha detto Meta- sta tornando ad essere solo un grande
comune che gestisce. C'è una stagione di neocentralismo pericolosa. La classe
dirigente regionale ha allergia ai programmi e vuole introdurre una cultura che
è l'esatto contrario della programmazione» Oggi a Fiuggi arriveranno il
responsabile nazionale di An per le politiche di Governo, Maurizio Gasparri il
leader del partito Gianfranco Fini e il ministro Franco Bassanini.
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