A CASSINO L’OSPEDALE MAGLIA NERA
«Il De Bosis va raso al suolo»
E’ trascorsa appena una settimana dal suo insediamento e il manager della Asl
di Frosinone, Carmine Cavallotti, sta bruciando le tappe per conoscere il
territorio e prendere visione delle problematiche esistenti. In questi primi
giorni di lavoro il massimo dirigente sanitario della Provincia ha fatto un
viaggio esplorativo nelle varie strutture ospedaliere. Il primo impatto è stato
quello con l’ospedale "Umberto I" del capoluogo. «Mancano gli spazi fisici per
operare una ristrutturazione dell’ospedale» ha dichiarato il direttore sanitario
dopo aver visitato. «Il nosocomio del capoluogo è privo di parcheggi e di
accessi viari agevoli. C’è un progetto per la realizzazione di un nuovo ospedale
ed è su quello che punterò. Investire sull’attuale struttura di viale Mazzini mi
sembra davvero improponibile». Cavallotti si è, poi, recato in altre
strutture della provincia e il quadro che ne è emerso è pesante. Drammatica la
situazione all’ospedale "Gemma De Bosis" di Cassino. «Va raso al suolo» ha
dichiarato senza mezzi termini Cavallotti «perché qualsiasi intervento
strutturale non garantisce gli elementi minimi di igiene e di sicurezza. I soldi
già ci sono per costruirne uno nuovo. Ma perché si devono attendere due anni e
mezzo per realizzarlo? Oggi in otto mesi si può edificare un ospedale. Forse
sarà necessario rivedere il contratto con la ditta appaltatrice». Le tappe del
viaggio alla scoperta della sanità ciociara hanno riguardato anche l’ospedale di
Anagni e quello di Alatri. «Ad Anagni» ha constatato il neo manager «ci sono
delle sale operatorie nuove ma chiuse mentre quelle in funzione sono malandate e
non rispondono ai requisiti minimi ospedalieri. Le farò aprire fin da subito. Ad
Alatri, invece, la struttura è buona ma senza la manutenzione ordinaria ci sono
segni tangibili di degrado (alcuni pavimenti sono addirittura saltati)».
Gia. Rus.
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