IL TEMPO 

Cronaca di Frosinone

Venerdì 22 Dicembre 2000
La Uil ora accusa Fratarcangeli di voler spaccare I'unità sindacale
di VALENTINO MINGARELLI

Il presidente Stirpe non immaginava che con il suo attacco al "mondo della politica" avrebbe scatenato un vespaio di polemiche, o forse sì. Fatto sta che la giornata odierna fa registrare gli interventi del segretario della Uil Fracasso, il secondo della serie del senatore Diana e quello del segretario del Ppi Urbano.
"L'esecutivo della Uil è seriamente preoccupato per le difficoltà di rapporto e di azione comune che si stanno determinando all'interno del sindacato confederale, a causa di un crescente delirio di onnipotenza, che sta cogliendo il segretario generale della Cisl, il quale non perde occasione per attaccare, a testa bassa Uil e Cgil, istituzioni e forze politiche. Il suo comportamento esagerato e supponente comincia ad apparire strumentale e sospetto, perché probabilmente finalizzato ad interessi assai diversi da quelli del sindacato e dei lavoratori". Fracasso però non si ferma qui, anzi prosegue nell'attacco al "collega" Fratarcangeli. "Continuando così la Cisl si assumerà la responsabilità di spaccare il sindacato confederale, con danni devastanti per i diritti e gli interessi del mondo del lavoro. È una condotta avventuristica, già condannata dai lavoratori nelle recenti elezioni delle Rsu della scuola. La Uil è seconda con il 23% dei consensi, la Cisl con appena il 16% ha perso il podio ed ha rischiato addirittura la maglia nera, altro che maglia rosa". Se non siamo al de profundis per l'unità sindacale poco ci manca. Fracasso poi invia un messaggio anche a Stirpe. "Facciamo rilevare al presidente dell'Ui che il rapporto probabilmente troppo intenso, con Romano Fratarcangeli e la conseguente voglia di attribuirgli meriti e attestati di qualità, lo stanno portando a travisare anche la storia. Infatti il Patto territoriale fu proposto ed indicato dalla Uil nel marzo del '95". Infine indica nella rimodulazione del Patto la strada da seguire per lo sviluppo del territorio.
Intanto il senatore Lino Diana manda a dire a Stirpe che non può ergersi a giudice unico ed inappellabile della classe politica, in quanto è solo uno dei tanti soggetti chiamati a scegliere e giudicare i rappresentanti del popolo, e che "evidentemente la campagna elettorale ormai alle porte ha giocato un brutto scherzo al presidente dell'Ui". Urbano invece afferma che la classe politica con le nuove regole elettorali dell'elezione diretta e dell'uninominale ha messo in campo strumenti che ne garantiscono selezione e rinnovamento.
Per oggi è tutto, domani di certo un'altra puntata della telenovela politico-economica ciociara.