E’ partita la rivoluzione nelle strutture
di cura dell’intera provincia. Ecco il piano completo delle
novità Ospedali, trasferimenti e
chiusure Spostati alcuni reparti dall’Umberto
I° a via Fabi e da Ferentino ad Alatri
di PAOLO ROMANO
Parte il piano di riorganizzazione degli ospedali ciociari. Da qui a un paio d’anni, tre nuove strutture vedranno la luce (a
Frosinone, Cassino e Atina), mentre tutte le altre saranno ristrutturate e, in
parte, convertite. Spariscono gli ospedali di Ferentino, Ceprano, Veroli e Isola
Liri, rimpiazzati da presidi per l’assistenza agli anziani (rsa), la
riabilitazione e la lungodegenza. La rivoluzione varata dal direttore generale
dell’Asl, Nicola Pugliese, partirà da Ferentino, dove non si accettano più
ricoveri. L’ospedale sarà infatti trasformato per accogliere i lungodegenti. «I
lavori sono stati conferiti - spiega Pugliese - e non voglio perdere altro
tempo». Gli interventi ammontano a 2,7 miliardi ed entro il mese di maggio il
vecchio ospedale dovrà essere sgomberato per far posto agli operai che entro 15
mesi dovranno consegnare l’opera. Resteranno in piedi, per il momento, i soli
servizi ambulatoriali. I reparti di Medicina e Chirurgia saranno invece
trasferiti ad Alatri. Novità anche per il capoluogo. L’Umberto primo sarà
trasferito nel complesso di via Fabi (sede dell’Asl), all’interno di nuovi e più
adeguati locali con due finanziamenti, già disponibili, per oltre 76 miliardi.
Perché allora i lavori non partono? «Abbiamo chiesto di unificare i due
finanziamenti - spiega il direttore generale - proprio per accorciare i tempi.
Entro giugno dovremmo avere il via libera e indire una gara unica, chiavi in
mano. In un paio d’anni l’opera sarà completata». Intanto, però, l’Asl ha deciso
di spostare subito il reparto di Dialisi e Nefrologia in via Fabi. «I lavori dei
nuovi locali sono stati consegnati - precisa Pugliese - e partiranno a giorni.
Il trasferimento di Dialisi consentirà di potenziare Medicina all’Umberto primo
e di avviare il Servizio centrale di oncologia, con sedi staccate a Cassino e
Sora». Per adeguare i locali dell’Umberto primo è stata stanziata la somma di
1,2 miliardi. La prima tranche dei lavori dovrebbe essere conclusa entro
l’estate. Inoltre, sta per essere aggiudicato l’appalto (10,6 miliardi) per la
costruzione di un nuovo edificio in via Fabi, destinato ai malati di Aids. A
Ceccano la ristrutturazione del Santa Maria della Pietà (10 miliardi) è iniziata
e dovrebbe concludersi entro 15-18 mesi. Stessi tempi anche per chiudere
l’intervento previsto per l’ospedale di Ceprano (2,2 miliardi). Ad Anagni,
invece, i lavori (per 2,4 miliardi) sono bloccati dall’azione legale di una
ditta esclusa dalla gara. Tuttavia, venerdì riaprirà (dopo un anno) il reparto
di Ostetricia e Ginecologia con 5 medici e un primario nuovi. Cantieri aperti,
dopo un lungo stallo, anche nei nosocomi di Sora (1,2 miliardi) e Cassino (1,3
miliardi) per la messa a norma dei locali, mentre sono in via di consegna quelli
per il vecchio ospedale di Pontecorvo che sarà adibito ai servizi per gli
anziani. L’Asl attende infine che il miliardo stanziato per trasformare
l’ospedale di Veroli in Rsa sia erogato.
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