Frosinone

Giovedì 14 Maggio 1998
E’ partita la rivoluzione nelle strutture di cura dell’intera provincia. Ecco il piano completo delle novità
Ospedali, trasferimenti e chiusure
Spostati alcuni reparti dall’Umberto I° a via Fabi e da Ferentino ad Alatri

di PAOLO ROMANO

Parte il piano di riorganizzazione degli ospedali ciociari. Da qui a un paio d’anni, tre nuove strutture vedranno la luce (a Frosinone, Cassino e Atina), mentre tutte le altre saranno ristrutturate e, in parte, convertite. Spariscono gli ospedali di Ferentino, Ceprano, Veroli e Isola Liri, rimpiazzati da presidi per l’assistenza agli anziani (rsa), la riabilitazione e la lungodegenza. La rivoluzione varata dal direttore generale dell’Asl, Nicola Pugliese, partirà da Ferentino, dove non si accettano più ricoveri. L’ospedale sarà infatti trasformato per accogliere i lungodegenti. «I lavori sono stati conferiti - spiega Pugliese - e non voglio perdere altro tempo». Gli interventi ammontano a 2,7 miliardi ed entro il mese di maggio il vecchio ospedale dovrà essere sgomberato per far posto agli operai che entro 15 mesi dovranno consegnare l’opera. Resteranno in piedi, per il momento, i soli servizi ambulatoriali. I reparti di Medicina e Chirurgia saranno invece trasferiti ad Alatri.
Novità anche per il capoluogo. L’Umberto primo sarà trasferito nel complesso di via Fabi (sede dell’Asl), all’interno di nuovi e più adeguati locali con due finanziamenti, già disponibili, per oltre 76 miliardi. Perché allora i lavori non partono? «Abbiamo chiesto di unificare i due finanziamenti - spiega il direttore generale - proprio per accorciare i tempi. Entro giugno dovremmo avere il via libera e indire una gara unica, chiavi in mano. In un paio d’anni l’opera sarà completata». Intanto, però, l’Asl ha deciso di spostare subito il reparto di Dialisi e Nefrologia in via Fabi. «I lavori dei nuovi locali sono stati consegnati - precisa Pugliese - e partiranno a giorni. Il trasferimento di Dialisi consentirà di potenziare Medicina all’Umberto primo e di avviare il Servizio centrale di oncologia, con sedi staccate a Cassino e Sora». Per adeguare i locali dell’Umberto primo è stata stanziata la somma di 1,2 miliardi. La prima tranche dei lavori dovrebbe essere conclusa entro l’estate. Inoltre, sta per essere aggiudicato l’appalto (10,6 miliardi) per la costruzione di un nuovo edificio in via Fabi, destinato ai malati di Aids.
A Ceccano la ristrutturazione del Santa Maria della Pietà (10 miliardi) è iniziata e dovrebbe concludersi entro 15-18 mesi. Stessi tempi anche per chiudere l’intervento previsto per l’ospedale di Ceprano (2,2 miliardi). Ad Anagni, invece, i lavori (per 2,4 miliardi) sono bloccati dall’azione legale di una ditta esclusa dalla gara. Tuttavia, venerdì riaprirà (dopo un anno) il reparto di Ostetricia e Ginecologia con 5 medici e un primario nuovi. Cantieri aperti, dopo un lungo stallo, anche nei nosocomi di Sora (1,2 miliardi) e Cassino (1,3 miliardi) per la messa a norma dei locali, mentre sono in via di consegna quelli per il vecchio ospedale di Pontecorvo che sarà adibito ai servizi per gli anziani. L’Asl attende infine che il miliardo stanziato per trasformare l’ospedale di Veroli in Rsa sia erogato.