INDISCRETO
Tante illegalità e abusi in corsia
E’ come infilare la mano in un verminaio. E il direttore generale
dell’Asl, Nicola Pugliese, avrà il suo bel da fare per riportare ordine e
legalità nella sanità ciociara. Due le strade percorribili: inchieste
interne e denunce alla magistratura. Il ”repulisti” è già partito,
anche se nessuno osa confermarlo. «Posso solo dire che stiamo lavorando in
questo senso» si limita a rispondere Pugliese. Ma le indiscrezioni
fioccano, a dispetto delle bocche cucite. Così emergono fatti gravissimi,
registrati in varie strutture sanitarie della provincia. C’è, ad esempio,
un ospedale nuovo di zecca che opera senza abitabilità, mai sottoposto a
collaudo imposto dalla legge. Manca perfino l’allaccio alle fognature.
L’Asl avrebbe poi avviato un’inchiesta interna per far luce su numerosi
casi di ricoveri impropri. Ne sarebbe scaturito un primo quadro allarmante,
con il 15% di ricoveri ingiustificati. Il consumo di farmaci (prescritti dai
medici di base) avrebbe fatto registrare picchi inverosimili in alcuni
grossi centri della Ciociaria, inducendo la stessa azienda sanitaria ad
avviare un’indagine. Sospetti di corruzione, inoltre, per molte gare di
fornitura. Una sessantina di queste sarebbero state bloccate per le continue
proroghe concesse alle imprese aggiudicatarie. E c’è chi parla di vere e
proprie tangenti, versate da alcune ditte per assicurarsi svariati appalti.
Altri servizi (mensa, lavanderia, ecc.) sarebbero stati revocati dall’Asl
perché assegnati a prezzi esosi. Infine, un’inchiesta interna sarebbe
stata avviata all’ospedale di Alatri, dopo la scoperta di cospicui
ammanchi dalla cassa. Per alcuni dei casi segnalati, la magistratura sarebbe
già al lavoro.
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