Gli obiettivi del direttore generale dell'Azienda Usl, Carmine Cavallotti
Bisogna programmare
Non farò mai scelte di carattere politico
"L'ORGANIZZAZIONE e la programmazione fanno l'Azienda: con le "pezze a colori" non si va da nessuna parte".
Così Carmine Cavallotti, direttore generale dell'Azienda Usl di Frosinone, nel corso della conferenza stampa di ieri. Durante la quale sono stati ufficialmente presentati i nuovi direttori amministrativo e sanitario, rispettivamente Maria Andreina Raponi e Carlo Mirabella. All'incontro era presente altresì il dottor Parravano, primario del reparto di Nefrologia dell'ospedale di Sora. Cavallotti ha tratteggiato le strategie della sua gestione, ma su qualche argomento ha preferito non sbilanciarsi in attesa di una conoscenza più approfondita. Ha esordito: "Il 28 dicembre abbiamo deliberato l'adozione della Pianta organica, che per il momento è la fotografia di quella attuale. Un primo passo necessario, che ci consentirà di assumere da subito personale a tempo indeterminato. A giugno predisporremo la nuova mappa organizzativa e a settembre adotteremo la dotazione organica
vera e propria, che rappresenterà il Vangelo di questa gestione. Spiegherò questa scelta a Cgil e Uil. Sto visitando le varie strutture ospedaliere della provincia, mi manca soltanto il nosocomio di Pontecorvo". Quindi, dopo aver presentato Maria Andreina Raponi e Carlo Mirabella, Cavallotti ha ringraziato il suo predecessore Nicola Pugliese, sottolineando come la gestione della Ausl di Frosinone sia tutt'altro che facile. Poi ha argomentato: "Devo conoscere l'esatta situazione patrimoniale e immobiliare della Asl: poi potremmo procedere alla programmazione. Ho visto, però, alcune situazioni "strane": in località Pitocco (ndr: a Vico nel Lazio) c'è una struttura molto interessante completamente inutilizzata. Ristrutturarla costerebbe molto". Cavallotti ha annunciato l'apertura di due conferenze dei servizi. La prima, a febbraio, riguarderà l'apertura e la ristrutturazione del nuovo e vecchio ospedale di Frosinone. La seconda, a marzo, concernerà, la costruzione e l'apertura del nuovo nosocomio di Cassino. Rilevando: "La Regione Lazio ha stanziato dei fondi per queste strutture. Il fatto è che ci sono ancora problemi irrisolti: penso alla questione della proprietà dei terreni. La Asl di Frosinone non costruirà mai su terreni dei quali non è proprietaria. A Cassino questi aspetti non sono stati definiti: non si capisce se un terreno è del Comune o del vecchio proprietario. Voglio che durante la mia gestione si sappia a chi spetta fare che cosa e quando. A Ceccano c'è un immobile di proprietà della Asl completamente abbandonato. Lì non c'è da recuperare nulla. Per situazioni come queste sto pensando a forme di autofinanziamento, che prevedano la vendita di alcune strutture". Poi ha aggiunto: "L'Azienda Usl avrà bisogno di molti sponsor, anche dal punto di vista economico. Non ho alcun dubbio sulla capacità professionale dei miei colleghi (sì, sono orgoglioso di essere un medico), ma bisogna creare le condizioni affinché possano lavorare in modo efficace". Poi ha aggiunto: "Perché una donna deve partorire fuori provincia? Perché i malati di tumore sono costretti a drammatici viaggi della speranza in Abruzzo o in Molise? Penso pure all'attivazione di Ospice dove i pazienti inguaribili possano essere ospitati e assistiti nella maniera migliore, senza gravare economicamente sulle famiglie. Non abbiamo bisogno di generali ma di gente che agisce. Personalmente immagino una piramide snella, con i 4 distretti che abbiano una reale autonomia economico-funzionale. .1 dipartimenti, tra amministrativi e sanitari, non potranno essere più di 10/11 e nessuno deve prendersela a male. E' mia intenzione far sì che ogni "materia" abbia un responsabile del procedimento capace di assicurare che la pratica venga portata a compimento. Una volta un infermiere mi disse: dottore, fare ordini di servizio è facile, portarli a termine è difficile. Beh, aveva ragione. I medici hanno l'obbligo di lavorare a tempo pieno per questa Amministrazione e la possibilità di esercitare la libera professione:
questo sarà un tema fondamentale. Ma nessuna legge dà ai medici la possibilità di lavorare, senza autorizzazione, presso altre strutture oppure di indirizzare i pazienti - verso altre strutture. Questo è un comportamento scorretto, che provoca un grave danno all'Azienda: chi lo pratica va incontro anche al licenziamento. Sarò severissimo su questo punto. Bisogna credere nell'Azienda". Poi Cavallotti ha annunciato che il 10 gennaio inizieranno le trattative sindacali e che oggi incontrerà i medici di famiglia con l'obiettivo di abbattere le liste di attesa e i giorni di prenotazione. Quindi ha rilevato: "Mi è dispiaciuto leggere che farei delle scelte anche di carattere politico. La politica deve entrare nella sanità per ciò che le compete, ma come direttore generale mai farò scelte di carattere politico: ho il compito di far rispettare le leggi in materia e lo farò non guardando in faccia nessuno. Mi piace fare bella figura, non tollero offese alla mia intelligenza. La questione dei sindaci-primari? Non credo all'incompatibilità tra controllore e controllato, ma comunque stiamo verificando ogni situazione".
Corrado Trento
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