Promemoria
Diritti, mai più "favori"
Alcune domande al nuovo direttore
ROSA Roccatani, segretario provinciale dell'Ugl, ha ragioni da vendere quando afferma che ristrutturare l'ospedale di Frosinone mettendolo nelle condizioni di erogare servizi importanti, costerebbe molto meno dell'affitto annuo miliardario stipulato con la Città Bianca.
Soprattutto se consideriamo che per la realizzazione del nuovo nosocomio presso la Città della Salute passeranno almeno due anni e mezzo.
Una modesta ristrutturazione edile dell'Umberto Primo potrebbe durare tre mesi e il costo totale, compreso quello dei macchinari si aggirerebbe sui 6 miliardi di lue.
Un quarto di quanto costano servizi appaltati a terzi privati. Un aspetto che il nuovo direttore generale Carmine Cavallotti ha detto di voler approfondire.
Così come la vicenda del decreto ingiuntivo presentato alla Asl dal Center Hospital di Cassino. Ci sono alcune domande alle quali il neo direttore generale dovrà rispondere, per chiarire ogni cosa.
In base a quale delibera regionale (e per quanti posti letto di Rsa, o meglio di Rsa riabilitativa) esercita la sua attività il Center Hospital?
Nessun serio progetto di rilancio e riordino della sanità provinciale può decollare se prima non si riesce a capire quali sono le linee sanitarie, almeno per le Rsa della provincia di Frosinone.
In altre parole: i posti letto Rsa sono di più oppure sono insufficienti? O, ancora, sono opportunamente distribuiti in tutta l'area della provincia ciociara?
Va sgombrato il campo da ogni equivoco: si sta operando secondo le delibere adottate e il numero di posti accreditati stabilito oppure siamo in presenza di convenienze imprenditoriali private?
Le fatture del Center Hospital, è bene ricordarlo, avevano generato dubbi e perplessità anche nel dottor Nicola Pugliese, alla guida della Azienda sanitaria locale prima di Cavallotti. Va stabilita la veridicità di quelle fatture.
Ma più in generale nell'intero settore vanno ripristinate regole che devono necessariamente essere rispettate e fatte rispettare. Non si può continuare a "scherzare" sulla pelle dei malati. Soprattutto nella sanità la cultura del diritto deve prevalere stilla logica del favore.
(c.t.)
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