Cronaca di Frosinone | |
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Giovedì 4 Gennaio 2001 | |
Angelilli: "Un distretto sanitario dimenticato" di Mario Angelilli * consigliere di circoscrizione Il regolamento per l'assegnazione del servizio di medicina generale e pediatrico a favore dei cittadini nel distretto sanitario B di Frosinone presenta gravi carenze funzionali e strutturali in relazione alla concentrazione della popolazione presente sul territorio. Tale servizio sanitario è attualmente regolamentato da una normativa che non tiene conto in nessun modo dello sviluppo urbanistico e soprattutto crea forti squilibri sociali e settoriali dei nuovi agglomerati urbani poiché, in fase di accesso al servizio sanitario da parte dei nuovi medici, non stabilisce direttive sulle zone dove poter localizzare gli ambulatori, sottraendosi così alla possibIlità di riuscire a creare un armonioso e parallelo legame tra la domanda e l'offerta del servizio. Forti disagi dovuti a questa carente normativa, si riscontrano attualmente anche nei nuovi quartieri del comune di Frosinone, come l'agglomerato urbano del quartiere Cavoni-Aeroporto alla periferia, dove pur nonostante una popolazione residente di 10.000 abitanti esercita la professione un solo medico convenzionato e dove purtroppo si registra la mancanza di un medico pediatra per seguirà direttamente da vicino i piccoli pazienti. Raccogliendo le richieste delle famiglie e degli anziani, ho inviato una lettera informativa al segretario regionale del Tribunale per il diritto del malato Antonio Ferraro, al direttore generale della Asl di Frosinone Carmine Cavallotti e per conoscenza al presidente della commissione regionale per la sanità Alessandro Foglietta, affinché siano prese tutte quelle iniziative atte a migliorare il regolamento relativo alla legge 48 del 23/12/1978 numero 83 (istituzione del servizio sanitario nazionale/personale e rapporto convenzionale) che dovrebbe garantire e privilegiare, in fase di assegnazione di nuove aree, una migliore scelta verso zone e nuovi quartieri sprovvisti del servizio di medicina generale e pediatrico. Tra le strade possibili da perseguire ricordo il testo dell'art. 9 contenuto negli accordi collettivi nazionali che prevede varie forme di incentivazione a favore dei medici convenzionali residenti in zone particolarmente disagiate, allo scopo di realizzare una migliore distribuzione territoriale. |