Troppo facile fare i conti nelle tasche degli altri dopo aver riempito le
proprie
La sanità ad... usum delphini
La lingua batte dove il dente vuole e facendo così la Sanità, che dovrebbe essere certezza e non una opinione, precipita nell'effimero e nella confusione. In quel genere di caos che consente di muoversi in scioltezza soprattutto a chi ha interessi personali da sanare e non quelli collettivi da curare.
Ci sono poi le maliziosità, infarcite di pettegolezzo, che si tenta di purgare con continui richiami alla magistratura perché intervenga, perché indaghi. Cosa sana e giusta in presenza di reati purché quell'invito valga per tutti e non venga invocato usum delphini quasi a voler a tutti i costi dimostrare che chi sollecita sta a posto proprio in quanto 'sollecitante'.
E non può sfuggire, anche al lettore più disattento, che ogni qualvolta, da certe parti, in questa provincia si parla di sanità è immancabile l'affondo sul Center hospital che qualche soldo, sicuramente più di qualche miliardo, vanta se ha fatto ricorso al decreto ingiuntivo nei confronti dell'Asl. Se ha presentato una copiosa documentazione per quei crediti. Verifiche e controlli non sono di nostra competenza eppure, invitati alla malizia, ci viene sollecitato a domandare a chi ne disquisisce con tanta dovizia, perché in casa propria "tutto è certo" mentre in quella degli altri "tutto è incerto" anzi ci manca poco che si dica che è "truffaldino"?
Ed allora, come anticipavamo qualche giorno fa, pur non volendo parlare di corda in casa dell'impiccato, qualche domandina facile facile è il caso di porla.
Il lodo arbitrale vinto dal policlinico Casilino per circa cento miliardi di lire, relativo ad un pronto soccorso che in quel periodo non c'era.
I quasi sessanta miliardi del finanziamento Crediop per lo sconto del contratto di affitto Italsanità. Dove sono?
Gli altri cinquanta miliardi Ince con ipoteche su alcune case di cura allora del 'nostro', dove sono?
Ed altro ancora che ci viene da chiedere, altresì, come la sommatoria di tutti questi indebitamenti sia stata coperta dalla Banca di Roma (ha acquisito e ricapitalizzato). E via via compresi quei circa cinquanta miliardi ottenuti dalla ex Cassa di Risparmio per acquistare e ristrutturare, sempre nel settore sanitario, a fronte di acquisti pari ad una venticinquina di miliardi.
Non ultima quella delibera regionale a destinazione 'bloccata', per quasi sessanta miliardi a fronte di crediti vantati in relazione a prestazioni dì anni fa. Nessuno ha chiesto di verificare l'esattezza della cifra, ma è quanto meno strano che una azienda sanitaria riceva un finanziamento vincolato ad un solo creditore. E gli altri?
Visto che è pericoloso parlare di corda in casa dell'impiccato? Così come non è più cosa sana e giusta invocare l'intervento della magistratura in casa altrui quando si dovrebbe cominciare, a tappeto, dalla propria. Ahi, ahi, qui nessuno ha letto 'L'arte del tacere'.
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