ASL/SENTENZA CASSAZIONE
Magliocchetti: conflitti
d’interesse, illegittimi incarichi e promozioni
«La programmazione sanitaria non può più ignorare le
istanze provenienti dai Comuni e rappresentate dai sindaci». Lo sostiene l'ex
vicesindaco di Ferentino, Fabio Magliocchetti (che dopo aver lasciato il suo
incarico al Comune ha abbandonato la Quercia in aperta polemica con i dirigenti
del partito), dopo la sentenza della Corte di Cassazione, che ha stabilito
l'incompatibilità tra la carica di sindaco e il ruolo di primario della Asl del
territorio di appartenenza. « Nel caso di Ferentino- continua Magliocchetti - le
tante promesse disattese dalla Asl di Frosinone assumono un rilievo diverso:il
sindaco, infatti, con la forza del principio riconfermato dalla Suprema Corte,
ora non deve più elemosinare ma pretendere il rispetto dei diritti sanitari dei
cittadini». Ma per Magliocchetti, che chiede alla Asl di controllare eventuali
casi di "conflitto d'interessi" ,c'è dell'altro dopo la decisione della
Cassazione. «Promozioni e trasferimento dei dipendenti dell'Asl che hanno un
ruolo politico pubblico nei Comuni del territorio dell'azienda sanitaria locale
- prosegue - o conferimenti di incarichi professionali da parte dell'Asl a
sindaci o a loro parenti, non sono legittimi. L'attuale direttore generale dell'Asl di Frosinone - conclude Magliocchetti - ha pertanto il dovere di
effettuare una rapida ricognizione amministrativa allo scopo di verificare
l'esistenza o no di situazioni d'incompatibilità così delineate». E a
proposito di incompatibilità, le opposizioni, a Fiuggi, stanno valutando la
possibilità di presentare, a tal proposito, un ricorso contro l’attuale sindaco
Virginio Bonanni che, oltre a gestire il comune termale, ricopre anche
l’incarico di primario di Pediatria negli ospedali di Alatri e Anagni.
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