Asl/Mano dura del manager contro i dottori che hanno il doppio lavoro
Tre medici sott’inchiesta
Tre medici sono finiti nel mirino del manager della Asl di Frosinone, Carmine Cavallotti. Sono dipendenti a tempo pieno di due ospedali ciociari e rischiano la sospensione dal servizio. Nei loro confronti c'è l'accusa di avere svolto la professione anche in strutture private, senza avere ottenuto prima la necessaria autorizzazione dell'Azienda Sanitaria. Già il 29 dicembre scorso erano stati sospesi due ginecologi del Gemma De Posis di Cassino perché era emerso che avevano lavorato anche come consulenti esterni, al di fuori della sanità pubblica. Il loro caso era emerso durante le indagini sugli aborti clandestini presso Villa Gina di Roma, i nomi dei tre colleghi sui quali l'iter amministrativo di sospensione sta per essere completato sono stati individuati invece tramite una verifica interna. "Si tratta di un atto dovuto, lo prevede la legge e non potevo fare finta di niente" è stato l'unico commento del dottor Cavallotti.
Il manager ha avviato da alcune settimane un'indagine interna. Punta a scoprire i dipendenti della Asl di Frosinone che svolgono un doppio lavoro in modo abusivo. La verifica verrà completata entro giugno o al massimo settembre. E se qualcuno ora volesse mettersi in regola? "C'è una norma che lo consente - spiegano dalla Asl di Frosinone - e prevede che il dipendente ci denunci di sua iniziativa la propria situazione di irregolarità. A questo punto dovrà restituire quanto ha percepito in più sullo stipendio, infatti il personale con vincolo di esclusiva ha un salario più alto rispetto a chi invece lavora anche all'esterno".
I controlli sui lavori clandestini dei sanitari hanno riguardato nei mesi scorsi anche altre strutture ospedaliere nella regione Lazio. La media dei dottori scoperti è simile a quella che sta emergendo in provincia di Frosinone attraverso l'inchiesta interna avviata dal dottor Cavallotti.
Al. Po.
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