Ceccano/Per un’operazione di
appendicite Lesioni, medici in tribunale
E’ iniziato con una serie di eccezioni procedurali sollevate dalla difesa il
processo a carico di quattro medici dell’ospedale di Ceccano, imputati di
lesioni personali colpose. Sul banco degli imputati sono comparsi Tommaso
Angelini, Giovanni Roma, Antonio Grascia e Giuseppe Bufalini (assistiti dagli
avvocati Vittorio Perlini, Domenico Marzi, Sebastiano Fratarcangeli, Carlo
Mariniello e Natalino Guerrieri). I fatti risalgono al 1995, quando Luigi
Colapietro, un imprenditore di Ceccano, venne operato, il 30 di ottobre, per un
intervento di appendicite. Da quell’intervento (mal eseguito secondo le accuse
mosse ai quattro professionisti) ne seguirono altri due a distanza di pochi
giorni dal primo. Dopo queste tre operazioni, sempre secondo la pubblica accusa,
Colapietro avrebbe riportato delle gravi lesioni (perdita della milza ed una
insufficienza renale). Ieri, in aula, i difensori dei quattro medici hanno prima
eccepito un vizio procedurale (mancanza di sottoscrizione dell’avvocato e della
procura) per la costituzione di parte civile di Colapietro (rappresentato in
aula dall’avvocato Maria Carla Pagnotta), eccezione però respinta dal giudice.
Quindi, la difesa ha contestato al giudice un ritardo nella presentazione della
denuncia da parte della persona offesa. Denuncia presentata in data 4 marzo
1996, e dunque, secondo la tesi del collegio difensivo, oltre il termine di tre
mesi previsto dalla legge. Anche in tale circostanza, tuttavia, il giudice ha
respinto l’eccezione. Il processo è stato aggiornato per la discussione al 20
giugno.
Raf. Cal.
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