Asl, la pianta organica fa discutere
"Luna di miele" già finita per Cgil e Uil
TUTTI, o quasi, i sindacati hanno accettato di dare un "o.k." di massima alla Pianta organica dell'Azienda sanitaria, partita ormai per la Regione. dopo che la precedente gestione non era riuscita nell'impresa (o, non aveva voluto? visto ch'e si è insistito per tre anni negli incarichi provvisori, ben 874 fino a novembre scorso, più fruttuosi dal punto di vista clientelare perché tengono le persone sui carboni ardenti).
Solo in "zona Cesarini" Pugliese si era deciso a presentare una proposta che, però, il rapido evolversi degli avvenimenti aveva praticamente vanificata rimanendo a mezz'aria. Tutti, o quasi, i sindacati hanno perciò dato un via libera di massima perché, quella definitiva, sarà pronta soltanto tra alcuni mesi.
Bisognava dunque fare presto anche perché l'Asl frusinate, Precedente gestione, si è conquistato pure il non invidiabile primato di essere rimasta l'unica Asl del Lazio a non aver approvata ancora la "mappa" delle proprie risorse umane. Perciò, sia pure con qualche riserva, e rinviando il confronto a tempi migliori, tutti i sindacati medici e non medici (dalla Cisl alla Cida-Sidirss, dall'Anaao-Assomed alla Cisl-Medici, all'Ugl e alla Fapas) hanno dato l'assenso di massima.
Si sono distinte invece. l'UIL-Fpl e la CGIL-Funzione Pubblica, con la prima che ha chiesto dì "rinviare di qualche giorno l'adozione dell'atto deliberativo per permettere una disamina dell'intera.questione in seduta congiunta tra le OO.SS. e l'Amministrazione" e la seconda che ha espresso "una sospensione di giudizio sui contenuti del documento aziendale" e manifestato pure "riserve sulla reale volontà dell'azienda di procedere verso un reale confronto sulla dotazione organica, riservandosi un più approfondito giudizio nei prossimi giorni"; Concetti messi per iscritto dal segretario generale Davide Della Rosa, al manager Carmine Cavallotti.
Posizioni molto strane queste della Uil e della Cgil. Si dirà perché? Ma la Pianta organica proposta dal nuovo manager non è per caso quella presentata a suo tempo ai sindacati dall'ex direttore generale, se si eccettua la neurochirurgia? Negli ambienti dell'Azienda si conferma che le cose stanno proprio così. Allora ciò che vuol dire: che per Uil e Cgil la "luna di miele" (cioè la metafora secondo cui va dato un pò di tempo prima di giudicare chi governa) con Cavallotti è già finita? Eppure, sia la prima che la seconda organizzazione e le altre (unica eccezione l'Ugl, la sola ad aver sollevato tanti problemi e illegalità) hanno dato mesi e mesi di tempo all'ex dg Pugliese, diciamo che lo hanno trattato con i guanti bianchi. Quasi mai lo hanno attaccato, si sono comportate come le tre scimmiette: non hanno visto, sentito e, tanto meno parlato. Neanche quando la precedente gestione
non ha applicato completamente il contratto, provocando danni economici a parecchi dipendenti. Se ne sono fregate perché la precedente gestione era di centrosinistra mentre adesso stanno alzando la testa perché la musica è cambiata. Ma buttarla in politica per un sindacato è grave cosa, in particolar modo quando si tratta di sanità perché la soluzione dei numerosi problemi interessa tutti i cittadini. Senza distinzioni di colori e parrocchie. Perciò tutti dovrebbero collaborare e non buttarla nella politica da quattro soldi.
L'Uil-Fpl, per il tramite del suo segretario generale Alberto Matassa chiede la previsione di una serie di posti in Pianta organica, i quali saranno pure motivati ma non tengono conto della situazione finanziaria dell'Asl che la gestione di centrosinistra ha ulteriormente indebitata. Solo l'Uil non se n'è accorta ancora. Prima di prevedere nuovi posti sarebbe invece necessario fare una ricognizione seria su quelli esistenti (soprattutto ai fini organizzatori di distribuzione del personale nei vari servizi, verifica mai fatta attraverso veri carichi dl lavoro) e poi solo in presenza di reali carenze istituirne dei nuovi. Specialmente per i servizi tecnologici, oltre a nuove specialità. Sennò si fa soltanto demagogia e si alimentano false speranze in quanti cercano lavoro. Che, come sappiamo tutti, sono tantissimi in provincia.
S. di N.
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