Cronaca di Frosinone

Lunedì 5 Febbraio 2001
LE REAZIONI
Mancano fondi e l’Asl non si muove
 
Protesta il Tribunale del malato

di BERNARDINO PULCINI

Ma quanto ci vuole per sostituire un medico e garantire un diritto come l’aborto previsto dalla legge? “Nel mese di agosto dello scorso anno – precisa il dottor Lucio Annibaldi, capo del dipartimento materno – infantile della ASL di Frosinone - proprio dopo la sospensione del dottor Pavia mi premurai di costituire un coordinamento provinciale del servizio I.V.G (interruzione volontaria gravidanza) per coprire provvisoriamente il territorio del polo Cassino – Pontecorvo. Aggiungo che il problema potrebbe essere facilmente risolvibile in breve tempo: il ginecologo dottor Scalia di Sora, per esempio, sarebbe disposto a svolgere la sua attività in orario di servizio gratuitamente ma ritiene indispensabile l’ausilio di un anestesista. La soluzione è nelle mani del direttore generale della ASL Carmine Cavallotti e del direttore sanitario provinciale Carlo Mirabella. Sono loro che possono chiedere ai tre Distretti provinciali di venire incontro alle esigenze di Cassino – Pontecorvo sia pure con un riconoscimento economico all’anestesista."
Anche il Tribunale per i Diritti del Malato interviene nella vicenda.“E’ inconcepibile – ammette Teresa Mastrantoni del T. D. M. di Pontecorvo – che si lasci per mesi l’ampio territorio del polo Cassino – Pontecorvo senza un servizio di tale delicatezza. Le domande di interruzione volontaria di gravidanza seguitano a pervenire ai vari consultori che non possono svolgere pienamente la loro funzione. Senza esito è stata la richiesta avanzata agli altri distretti di mettere a disposizione almeno un posto ciascuno a settimana per le donne provenienti da quello di Cassino - Pontecorvo che si sentono fortemente discriminate. Sono passati cinque mesi. Quanti ne dovranno passare ancora?"