AZIENDA SANITARIA SOTT’ACCUSA Premi di produzione, la Cgil
insorge: «Lavoratori a termine discriminati»di GIANPAOLO RUSSO
Il salario di
produttività per i dipendenti della Asl va ridiscusso. E’ questo quanto afferma
la Cgil di Frosinone dopo aver constatato una disparità di trattamento economico
tra i dipendenti assunti a tempo pieno e quelli inseriti in organico a tempo
determinato. Il sindacato ha scritto al direttore generale dell’Asl, Carmine
Cavallotti, per segnalare l’errore nel pagamento del premio di risultato
dell’anno 2000, chiedendo un rimedio a tale disparità. «I lavoratori a tempo
pieno - spiega Davide Della Rosa segretario generale della Cgil provinciale -
hanno percepito un importo medio di un milione e novecentomila lire come salario
di produttività contro le sole 500 mila lire dei dipendenti assunti a tempo
determinato. Questa differenza è inaccettabile sia perché non proporzionata, un
dipendente che abbia lavorato per sei mesi doveva almeno percepire 950 mila
lire, e sia perché, nella maggior parte dei casi considerati, grazie ai rinnovi
contrattuali, questi lavoratori hanno, di fatto, lavorato un anno intero e
quindi avrebbero dovuto percepire anche loro quasi due milioni». Ad essere
interessati alla questione sono circa mille dipendenti della Asl tra infermieri,
tecnici ed impiegati. L’elevato numero di lavoratori assunti a contratto
determinato è dovuto al fatto che l’azienda sanitaria, per anni, non abbia mai
approvato la pianta organica sopperendo alla mancanza di organico con questo
tipo di assunzioni. «Ora chiediamo al direttore dell’azienda sanitaria, Carmine
Cavallotti - afferma Della Rosa - di eseguire una verifica e quindi di trovare i
fondi per riparare a queste disparità. I 6,8 miliardi che fanno parte del fondo
per l’anno 2000, infatti, sembra che già siano stati ripartiti. Spero che si
tratti solo di un errore, non saprei immaginare altre motivazioni». Ora il
sindacato attenderà la risposta dell’azienda che già da oggi cercherà di capire
perché sussiste tale disparità.
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