DALL’EX MANAGER PUGLIESE Progetti per 2 miliardi e 700
milioni affidati a soli quattro professionisti
Dodici delibere di incarichi dati a soli quattro professionisti dati dall’Asl
tra il novembre e il dicembre del 1999. A far la parte del leone fu lo
studio romano dell’ingegner Mario Sonnino, con quattro incarichi per 1 miliardo e 300 milioni, per interventi
di consolidamento e abbattimento delle barriere architettoniche all’ospedale "De
Bosis" di Cassino; per ristrutturazione e adeguamento a norme di lacuni locali
all’ospedale di Frosinone; per il completamento degli impianti degli uffici
amministrativi nel nuovo ospedale di Frosinone e per il completamento e
adeguamento del servizio di radioterapia e medicina nucleare dell’ospedale di
Sora. Altri due incarichi "pesanti" (sui 720 milioni di lire) andarono
all’architetto Daniela Miele,
dello stesso studio Sonnino, per la ristrutturazione ed adeguamento
dell’ospedale di Pontecorvo e per il consolidamento ed adeguamento normativo
dell’ex Rsa dell’ospedale di Veroli. Gli altri 700 milioni furono deliberati
per due professionisti ciociari: circa 600 milioni per l’architetto Giuseppe Arduini per la ristrutturazione
di alcuni reparti all’ospedale Umberto I e per la realizzazione di nuovi nella
città della salute di via Fabi) e circa 100 milioni per l’architetto Vincenzo Martelluzzi per la
ristrutturazione del poliambulatorio ex Inam di Isola Liri. In sostanza
l’Ordine degli ingegneri ha sostenuto che gli incarichi non potevano essere
frazionati ma dovevano essere affidati tramite una gara europea e neanche poteva
essere invocato il principio dell’urgenza visto che «L’azienda - scrisse
l’Ordine - ha poi annullato quella delibere sostituendole con altre» Dubbi che
sono venuti anche all’Autorità per la vigilanza sui Lavori pubblici che ha
segnalato il caso alla Procura della Corte dei Conti.
L.
D’Arp.
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