L’ESPERTO «Rischio allergia per le vaccinazioni
obbligatorie, effetti
collaterali rari»
«Oggi sono obbligatori 4 vaccini: difterite, tetano, epatite B e polio, che
vanno fatti a 3-5-11 mesi. Per la polio da 1 anno le prime due vaccinazioni
vanno eseguite per via intramuscolare con il virus ucciso per ridurre di molto
il rischio delle paralisi cerebrali infantili. Per il tetano e la difterite,
poi, va fatto un richiamo a cinque anni e mezzo, mentre per la polio a 2 e
mezzo. Per tutti i vaccini esiste il rischio dell'allergia», spiega la pediatra
Paola Triglione. «Ora si discute del problema legato al mercurio presente nel
vaccino contro l'epatite B: ci potrebbe essere un'intossicazione da mercurio che
dà nausea, vomito, diarrea e danni renali», continua la dottoressa. «Ci sono,
però, già in circolazione dei vaccini contro l'epatite B senza mercurio»,
precisa Paola Triglione. Insomma basta informarsi. «Fra i vaccini non
obbligatori, invece - continua la dottoressa - io consiglio quello per la
pertosse (3-5-11 mesi e richiamo a 5 anni e mezzo); quello per morbillo, rosolia
e parotite (fra il 12° ed il 15° mese) e quello antiemofilo per la meningite. In
quest'ultimo caso la puntura va fatta a 3-5-11 mesi se il bimbo va subito in
asilo-nido o se ha fratelli più grandi in età scolare, mentre il vaccino va
fatto soltanto dopo il primo anno se il bambino è figlio unico e sta a casa»,
continua la pediatra. «Per i piccoli immunodeficienti o con malattie infiammatorie
croniche o con problemi neurologici è necessario consultarsi con il medico e
valutare se e quale vaccino eseguire», conclude la pediatra che è comunque
favorevole alle vaccinazioni essendo gli effetti collaterali rarissimi.
Si. Di Ri.
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