Agenzia di Sanità Pubblica: attesa per la nomina
SuperAsl, è quasi manager
di Sarina Biraghi
ROMA - Il primo segnale di vero cambiamento della giunta regionale di centrodestra fu il licenziamento di un manager Asl di sinistra.
Oggi, a quasi un anno dall'insediamento della squadra di Storace, direttori sanitari sistemati, resta ancora da decidere la nomina per la poltrona di un'Asl, per la verità della super Asl e cioè quella dell'Agenzia di Sanità
Pubblica, azienda da 18 miliardi l'anno. Prima della fine del mese, probabilmente lunedì 26 marzo, il Consiglio d'Amministrazione dell'Agenzia, presieduto dal prof. Enrico Garaci, dovrebbe decidere tra la dozzina di
domande arrivate. La scelta pare ristretta a due professori: Franco Splendori e Gaetano Maria Fara. Splendori, 68 anni, ordinario di Programmazione sanitaria all'Università di Tor Vergata, ex assessore regionale al bilancio, è un medico cattolico vicino a monsignor Angelini e vicinissimo all'assessore alla sanità Vincenzo Saraceni, suo amico e sponsor.
Fara, 67 anni, direttore dell'istituto di Igiene alla Sapienza, è uno dei più importanti igienisti italiani.
Evidenti le qualità professionali dei due candidati che possono vantare anche
ottimi rapporti con l'assessore competente. Poi però ci sono altri concorrenti, tra cui una sola donna, Maria Claudia Proietti, alcuni politicamente targati, come Antonio Palumbo, direttore amministrativo dell'Asl di Civitavecchia; Paolo Loreti, già direttore scientifico di una struttura psichiatrica oltre che associato di Statistica medica alla Sapienza; Paolo Pasquini direttore di un
dipartimento dell'Idi molto vicino a Storace; Maurizio di Paola, dirigente Enea. Meno favoriti Rodolfo Gianani e Paolo Menduni. La sede dell'Agenzia è vacante da
gennaio, quando Carlo Perucci, accusato dal prof. Ferdinando Aiuti di volere schedare i malati di Aids, si dimise su esplicito invito del presidente Storace.
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