Chiesta la revoca della disposizione del manager sui dipendenti dell’Asl
eletti nei Comuni
De Angelis, violato un diritto
È già finita la «luna di miele» tra Cavallotti e
l’opposizione diessina?
LA «luna di miele» tra l’opposizione diessina e il direttore generale
dell’Asl è già finita? Sembra di sì dopo che ieri - a quasi quattro
mesi dall’insediamento del dott. Carmine Cavallotti - il consigliere
regionale frusinate dei ds, Francesco De Angelis, se n’è uscito con una
dichiarazione molto dura su un provvedimento del manager che viene
circostanziatamente contestato. Figuriamoci cosa potrà accadere se, come
pare, i Ds dovessero prendere posizione sulle recenti nomine considerato che
perfino un autorevole esponente della maggioranza regionale di
centro-destra, l’assessore Antonello Iannarilli, ha riferito di eccezioni
sollevate sul metodo usato dal dimissionario direttore amministrativo
Andeina Raponi. Ma andiamo alla durissima dichiarazione di De Angelis, che
prende di petto la decisione che ha colpito alcuni dipendenti dell’Asl
consiglieri comunali.
«Appare risibile e fortemente lesiva dei diritti costituzionalmente
garantiti - esordisce l’esponente diessino - la disposizione del direttore
generale con cui si inibiscono le funzioni istituzionali nel comune e
limitrofi a quei dipendenti che svolgono incarichi elettivi, tipo
consigliere comunale-assessore, nei comuni medesimi. Tale disposizione, che
vorrebbe scimmiottare la famosa sentenza di Rimini circa la incompatibilità
tra l’essere sindaco di un comune e primario di un reparto della Asl in
cui insiste lo stesso comune è illegittima e prevaricativa sia della
circolare del ministero degli Interni emanata "ad hoc" sia del
Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali (D.L. 18 agosto
2000, n. 267)».
«Appare ancora più evidente la incongruità del dott. Cavallotti e le sue
contraddizioni alla luce delle ultime nomine da lui effettuate sui distretti
sanitari e presìdi ospedalieri in cui affida la direzione del Distretto C
ad un dirigente dell’Asl assessore e vice sindaco in carica del comune di
Arpino, il quale rientra nello stesso Distretto C. Non si prevarica la
certezza delle disposizioni di legge pensando di restare impuniti; non si
adottano atti lesivi della libertà di amministratore pubblico chiedendo poi
la collaborazione agli stessi enti locali; non si adottano sullo stesso
problema e a proprio piacimento due pesi e due misure».
«È per queste ragioni, oltre alle insipienze già dimostrate ? conclude il
vice presidente della commissione regionale Bilancio ? che chiedo al
direttore generale la immediata rimozione della disposizione sulle
pseudo-incompatibilità. Prima la certezza delle regole, e quindi del buon
governo, mai gli interessi, se ve ne fossero, delle parti politiche».
La situazione gestionale all’Asl sta diventando, da qualche giorno, «effervescente»
e le scontentezze a livello di dirigenti e di impiegati aumentano. Forse
perché il rinnovamento annunciato ancora non si avverte; anzi si assiste ai
soliti balletti dei soliti trasformisti che, invece di essere rimossi da
mansioni oltre tutto non proprie, vengono mantenuti in posizioni delicate
(con quale credibilità è immaginabile). Il colmo dei colmi è che stanno
manifestando pure maggiore arroganza di prima. Sono più realisti del re...
S. di N.
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