Cronaca di Frosinone

Mercoledì 21 Marzo 2001
Chiesta la revoca della disposizione del manager sui dipendenti dell’Asl eletti nei Comuni
De Angelis, violato un diritto
È già finita la «luna di miele» tra Cavallotti e l’opposizione diessina?

LA «luna di miele» tra l’opposizione diessina e il direttore generale dell’Asl è già finita? Sembra di sì dopo che ieri - a quasi quattro mesi dall’insediamento del dott. Carmine Cavallotti - il consigliere regionale frusinate dei ds, Francesco De Angelis, se n’è uscito con una dichiarazione molto dura su un provvedimento del manager che viene circostanziatamente contestato. Figuriamoci cosa potrà accadere se, come pare, i Ds dovessero prendere posizione sulle recenti nomine considerato che perfino un autorevole esponente della maggioranza regionale di centro-destra, l’assessore Antonello Iannarilli, ha riferito di eccezioni sollevate sul metodo usato dal dimissionario direttore amministrativo Andeina Raponi. Ma andiamo alla durissima dichiarazione di De Angelis, che prende di petto la decisione che ha colpito alcuni dipendenti dell’Asl consiglieri comunali.
«Appare risibile e fortemente lesiva dei diritti costituzionalmente garantiti - esordisce l’esponente diessino - la disposizione del direttore generale con cui si inibiscono le funzioni istituzionali nel comune e limitrofi a quei dipendenti che svolgono incarichi elettivi, tipo consigliere comunale-assessore, nei comuni medesimi. Tale disposizione, che vorrebbe scimmiottare la famosa sentenza di Rimini circa la incompatibilità tra l’essere sindaco di un comune e primario di un reparto della Asl in cui insiste lo stesso comune è illegittima e prevaricativa sia della circolare del ministero degli Interni emanata "ad hoc" sia del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali (D.L. 18 agosto 2000, n. 267)».
«Appare ancora più evidente la incongruità del dott. Cavallotti e le sue contraddizioni alla luce delle ultime nomine da lui effettuate sui distretti sanitari e presìdi ospedalieri in cui affida la direzione del Distretto C ad un dirigente dell’Asl assessore e vice sindaco in carica del comune di Arpino, il quale rientra nello stesso Distretto C. Non si prevarica la certezza delle disposizioni di legge pensando di restare impuniti; non si adottano atti lesivi della libertà di amministratore pubblico chiedendo poi la collaborazione agli stessi enti locali; non si adottano sullo stesso problema e a proprio piacimento due pesi e due misure».
«È per queste ragioni, oltre alle insipienze già dimostrate ? conclude il vice presidente della commissione regionale Bilancio ? che chiedo al direttore generale la immediata rimozione della disposizione sulle pseudo-incompatibilità. Prima la certezza delle regole, e quindi del buon governo, mai gli interessi, se ve ne fossero, delle parti politiche».
La situazione gestionale all’Asl sta diventando, da qualche giorno, «effervescente» e le scontentezze a livello di dirigenti e di impiegati aumentano. Forse perché il rinnovamento annunciato ancora non si avverte; anzi si assiste ai soliti balletti dei soliti trasformisti che, invece di essere rimossi da mansioni oltre tutto non proprie, vengono mantenuti in posizioni delicate (con quale credibilità è immaginabile). Il colmo dei colmi è che stanno manifestando pure maggiore arroganza di prima. Sono più realisti del re...

S. di N.