Cronaca di Frosinone

Lunedì 26 Marzo 2001
È mancato il numero legale: appena ventidue sindaci sul minimo di quarantasei
Conferenza Sanità, un «flop»
Scorno per il centrosinistra. Domani Cavallotti incontra le imprese

di LUCA SERGIO

SARA’ per la generalizzata cronica indifferenza delle amministrazioni locali verso le questioni sanitarie. Sarà per le profonde divisioni che stanno squassando l’Ulivo e all’interno degli stessi partiti: comunque la si rigiri, il «flop» è stato clamoroso per il centro-sinistra considerato che dispone di 52 enti locali.
All’appello delle ore 11, ieri mattina nella sala convegni dell’Asl, hanno risposto appena in ventidue: i sindaci di Alatri, Veroli, Isola Liri, Boville Ernica, Acuto, Arnara, Atina, Campoli Appennino, Cervaro, Colle S. Magno, Pescosolido, Picinisco, Piedimonte S. Germano, Pofi, Roccadarce, S. Ambrogio, S. Apollinare, S. Elia, Vico nel Lazio, Villa S. Stefano e il delegato del commissario prefettizio di Monte S. Giovanni, oltre naturalmente il primo cittadino di Frosinone, Domenico Marzi, per legge presidente. Così, essendo mancato il numero legale di 46 presenti (50% più 1 dei 91 sindaci), la Conferenza Locale per la Sanità non si è potuta tenere. Tra l’altro, tra i ventidue sindaci, cinque-sei di centro-destra. Dov’è finita la capacità di mobilitazione dell’ex Pci-Pds ora Ds? Non c’è più. Eppure solo loro hanno venti primi cittadini. E non è che, ieri mattina, per cercare di mascherare il «flop», qualcuno abbia fatto il gesto politicamente corretto di accogliere la richiesta della Casa delle libertà di rinviare tutto a dopo il 13 maggio. No, niente di tutto questo. Si persevera nell’errore perché l’assemblea verrà riconvocata per domenica 22 aprile alle ore 9, al culmine della campagna elettorale. E quando, tre domeniche dopo, si andranno a rinnovare ben 29 Comuni (tra cui Cassino, Sora, Ferentino, Pontecorvo, Ceprano e Monte S. Giovanni) per 191.311 abitanti (39,89%).
«Prima di parlare di regolamento e altro», ha detto uno dei sindaci del Polo presente, Eligio Ruggeri di Amaseno, «dovranno darci conto del deficit provocato da tre anni di centro-sinistra. Altro che Conferenza come contropotere all’attuale gestione dell’Asl!».
Questo del deficit è uno degli aspetti denunciati nel documento del Polo, che, oltre a sollevare una serie di osservazioni sulla convocazione (abortita), chiede la garanzia della «piena rappresentatività alla popolazione, già così gravemente aggredita dalla malasanità locale». Ma il centro-sinistra intende mettersi sotto i piedi per la seconda volta una normalissima regola di buonsenso: la piena rappresentatività si assicura attendendo qualche settimana per far partecipare all’importante riunione ventinove sindaci pienamente legittimati da un mandato popolare non scaduto.
Intanto, per quanto riguarda l’Azienda Usl, il direttore generale ha invitato domani alle ore 15 sedici associazioni dei settori industria, artigianato, agricoltura e commercio a un primo incontro conoscitivo-programmatico. «L’Azienda - dice il dott. Carmine Cavallotti - può rappresentare certamente un elemento propulsivo di sviluppo per l’intero territorio per il particolare impatto sulle attività produttive che vengono svolte. Si ritiene perciò opportuno verificare la possibilità di promuovere il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali nel processo di adeguamento strutturale e di ammodernamento tecnologico che l’Azienda sta attuando».