È
mancato il numero legale: appena ventidue sindaci sul minimo di quarantasei
Conferenza Sanità,
un «flop»
Scorno per il centrosinistra. Domani
Cavallotti incontra le imprese
di LUCA SERGIO
SARA’ per la
generalizzata cronica indifferenza delle amministrazioni locali verso le
questioni sanitarie. Sarà per le profonde divisioni che stanno squassando
l’Ulivo e all’interno degli stessi partiti: comunque la si rigiri, il «flop»
è stato clamoroso per il centro-sinistra considerato che dispone di 52 enti
locali.
All’appello delle ore 11, ieri mattina nella sala convegni dell’Asl,
hanno risposto appena in ventidue: i sindaci di Alatri, Veroli, Isola Liri,
Boville Ernica, Acuto, Arnara, Atina, Campoli Appennino, Cervaro, Colle S.
Magno, Pescosolido, Picinisco, Piedimonte S. Germano, Pofi, Roccadarce, S.
Ambrogio, S. Apollinare, S. Elia, Vico nel Lazio, Villa S. Stefano e il
delegato del commissario prefettizio di Monte S. Giovanni, oltre
naturalmente il primo cittadino di Frosinone, Domenico Marzi, per legge
presidente. Così, essendo mancato il numero legale di 46 presenti (50% più
1 dei 91 sindaci), la Conferenza Locale per la Sanità non si è potuta
tenere. Tra l’altro, tra i ventidue sindaci, cinque-sei di centro-destra.
Dov’è finita la capacità di mobilitazione dell’ex Pci-Pds ora Ds? Non
c’è più. Eppure solo loro hanno venti primi cittadini. E non è che,
ieri mattina, per cercare di mascherare il «flop», qualcuno abbia fatto il
gesto politicamente corretto di accogliere la richiesta della Casa delle
libertà di rinviare tutto a dopo il 13 maggio. No, niente di tutto questo.
Si persevera nell’errore perché l’assemblea verrà riconvocata per
domenica 22 aprile alle ore 9, al culmine della campagna elettorale. E
quando, tre domeniche dopo, si andranno a rinnovare ben 29 Comuni (tra cui
Cassino, Sora, Ferentino, Pontecorvo, Ceprano e Monte S. Giovanni) per
191.311 abitanti (39,89%).
«Prima di parlare di regolamento e altro», ha detto uno dei sindaci del
Polo presente, Eligio Ruggeri di Amaseno, «dovranno darci conto del deficit
provocato da tre anni di centro-sinistra. Altro che Conferenza come
contropotere all’attuale gestione dell’Asl!».
Questo del deficit è uno degli aspetti denunciati nel documento del Polo,
che, oltre a sollevare una serie di osservazioni sulla convocazione
(abortita), chiede la garanzia della «piena rappresentatività alla
popolazione, già così gravemente aggredita dalla malasanità locale». Ma
il centro-sinistra intende mettersi sotto i piedi per la seconda volta una
normalissima regola di buonsenso: la piena rappresentatività si assicura
attendendo qualche settimana per far partecipare all’importante riunione
ventinove sindaci pienamente legittimati da un mandato popolare non scaduto.
Intanto, per quanto riguarda l’Azienda Usl, il direttore generale ha
invitato domani alle ore 15 sedici associazioni dei settori industria,
artigianato, agricoltura e commercio a un primo incontro
conoscitivo-programmatico. «L’Azienda - dice il dott. Carmine Cavallotti
- può rappresentare certamente un elemento propulsivo di sviluppo per
l’intero territorio per il particolare impatto sulle attività produttive
che vengono svolte. Si ritiene perciò opportuno verificare la possibilità
di promuovere il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali nel
processo di adeguamento strutturale e di ammodernamento tecnologico che
l’Azienda sta attuando».
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