Forniture, l’Asl
apre alle imprese locali Arriverà il piatto tipico negli ospedali?
Cavallotti non l’esclude
L’AZIENDA Usl eroga (si sa) l’assistenza pubblica ma, per i suoi
approvvigionamenti e le sue forniture, si mette ora a fare l’azienda
privata rivolgendosi al mercato locale. Alle imprese del territorio per
dare un mano alla ripresa dello sviluppo, sempre che gli imprenditori
sappiano coglierne le opportunità. E la via maestra per reggere la
concorrenza delle imprese di fuori è rappresentata dall’unione delle
forze, dai consorzi per esempio. La gestione Pugliese aveva sottoscritto
un protocollo d’intesa con la Federlazio, l’attuale di Carmine Cavallotti
ha aperto a tutto il sistema imprenditoriale
locale, dall’industria all’artigianato, dall’agricoltura al commercio.
Il manager ha incontrato ieri i direttori dell’Unione industriale
(Marcello Bertoni), della Federlazio (Enzo Carlevale, accompagnato da
Roberto Corbo) e della Cna (Franco Cervini con il responsabile settore
edile Cortina), il presidente dell’Unione Artigiani Ciociari Mario Di
Castro, il responsabile Inapa-Confartigianato Luciano Ceccarelli, Giuseppe
Napoletano della Coldiretti, Luigi Cinelli responsabile dell’Associazione
Cristiana Artigiani Ciociari e il vice presidente provinciale
Confesercenti Fabrizio Tambucci. Lo scopo della convocazione è stato così
spiegato dal dott. Carmine Cavallotti: «Questa provincia può far emergere
il meglio della sue potenzialità per rimettere in moto lo sviluppo e a ciò
l’Asl vuole contribuire concretamente rivolgendosi, nel rispetto delle
leggi vigenti, al sistema imprenditoriale locale per la fornitura di beni
e servizi». E ha perciò proposto l’istituzione di una commissione
operativa mista tra l’Asl (come informa una nota dell’Ufficio Stampa, sono
stati individuati già i suoi rappresentanti) e le Associazioni, la quale
dovrà suggerire in tempi brevi le modalità di attuazione di questa
collaborazione. «Tutti gli intervenuti hanno apprezzato l’iniziativa
del Direttore Generale ? si dice nella nota ? per il fatto di essere del
tutto innovativa rispetto al passato, trasparente ed opportuna, in un
momento molto delicato per la congiuntura economica provinciale e,
pertanto, hanno assicurato la massima collaborazione con l’intesa di
coinvolgere i vari settori merceologici rappresentati». Tra breve, i
ricoverati negli ospedali potranno, ad esempio, gustare anche un piatto
tipico ciociaro? Cavallotti non l’ha escluso, anzi: «Sarebbe un modo per
far crescere la qualità dell’assistenza». Tutto dipenderà dalle
convenienze che sapranno offrire le aziende locali.
S. di
N.
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