Ciociaria Oggi 

Frosinone

Sabato 14 Aprile 2001
Benito Savo (Forza Italia) attacca frontalmente Danilo Campanari (Ds)
Scintille sulla Città Bianca
«Il diritto alla salute dovrebbe essere uguale per tutti»
Il sindacato dell'Ugl rincara la dose contro il sindaco di Veroli «Doveva preoccuparsi del destino dei centosettanta lavoratori»

«ALMENO per quel che riguarda la salute l'uguaglianza dovrebbe essere un valore condiviso».
Così Benito Savo, sindaco di Torrice e candidato alla Camera di Frosinone nelle file di Forza Italia. Il riferimento è alla convenzione che il suo avversario nel collegio, Danilo Campanari, sindaco diessino di Veroli, ha stipulato con la struttura Ini Città Bianca.
Una convenzione in virtù della quale i cittadini residenti a Veroli pagano meno degli altri provenienti dal resto del territorio nazionale. Dice Savo: «L'uguaglianza nel diritto di cura e assistenza è un valore stabilito dalla Costituzione repubblicana». Per la verità il problema occupazionale può tranquillamente essere risolto «assorbendo» il personale dipendente della struttura all'interno della Asl, visto soprattutto che il direttore generale Carmine Cavallotti più di una volta ha parlato della possibilità di 250 assunzioni.
La Ugl intanto attacca ancora.
Scrive l'Unione Generale del Lavoro: «Danilo Campanari, sindaco di Veroli e candidato alle prossime elezioni politiche, ha scritto al presidente della Regione Lazio nel tentativo di ergersi a paladino dei dipendenti dell'Ini Città Bianca e facendo leva sui legittimi timori di quei lavoratori. A nostro giudizio se dovessero concretizzarsi i rischi della perdita di 170 posti di lavoro i primi responsabili morali sarebbero proprio Campanari e la parte che rappresenta. E' stata infatti la vecchia giunta regionale ad approvare la delibera "Badaloni-Cosentino" che autorizzava il fitto dei locali e l'acquisizione dei servizi della clinica privata di Foiano per un solo anno, prorogabile al massimo di un altro anno ed alla condizione (richiesta dalla legge) che la proroga fosse concordata almeno tre mesi prima della scadenza del contratto relativo ai primi dodici mesi. A parte ogni considerazione sulla natura, sulla opportunità, sui costi dei diversi rapporti instauratisi tra la Ausl e la Città Bianca, se il sindaco Campanari fosse stato più attento al futuro di quei 170 lavoratori, a parte ogni valutazione di merito e la posizione della Ugl in proposito è chiarissima e coerente, avrebbe dovuto uscire allo scoperto a dicembre dell'anno scorso e non oggi a contratto praticamente non più rinnovabile. Con il suo comportamento, assunto in periodo di campagna elettorale, Campanari tenta di far passare in secondo piano il fatto di non aver saputo tutelare al meglio gli interessi dei lavoratori della clinica di Foiano, così come non è riuscito, almeno sino ad oggi, a salvaguardare efficacemente il posto di lavoro ai 55 dipendenti della Plastwood, nonostante l'impegno dei dirigenti di un'altra sigla sindacale».

Corrado Trento