Frosinone

Giovedì 5 Aprile 2001
La mancanza di dialogo considerata perniciosa dalle organizzazioni sindacali
La triplice: "Cavallotti ci snobba"
Cgil, Cisl e Uil accusano il manager dell'Asl di ignorare la concertazione

I cento giorni della "luna di miele" sono già in archivio. Ed i sindacati confederali sono partiti subito all'assalto del direttore generale dell'Ausl, Carmine Cavallotti. 
Cgil, Cisl e Uil, con una lettera firmata dai rispettivi segretari (Davide Della Rosa, Angelo Ricci e Alberto Matassa) hanno riaperto le ostilità ed hanno chiesto un incontro urgentissimo per fare il punto della situazione. Ma qual è il motivo del contendere?
«All'atto dell'insediamento della S.V. al vertice della direzione generale dell'Ausl di Frosinone - sottolineano i segretari confederali - le organizzazioni sindacali, nell'esprimere felicitazioni, chiedevano l'instaurarsi di una politica di buone relazioni sindacali, ferma restando la diversità dei ruoli. Si chiedeva, infatti i1 rispetto degli istituti contrattuali dell'informazione, della consultazione e della concertazione che sono posti a fondamento della corretta attuazione dei contratti di lavoro del comparto e della dirigenza."
Secondo i sindacati tutto ciò non sarebbe avvenuto. Ed infatti Cgil, Cisl e Uil «rilevano, che a tutt'oggi, nonostante le numerose sollecitazioni, l'istanza sindacale è stata totalmente disattesa».
Ed aggiungono, . entrando nel merito: «Permanendo tale preoccupante atteggiamento, è doveroso segnalare quanto segue: appare incomprensibile la scelta di affidare incarichi dirigenziali dì polo ospedaliero e di distretto senza alcuna forma di concertazione con la Rsu e le OO.SS. del comparto, in assenza della pianta organica definitiva e di atti formali che abbiano cambiato l'organizzazione dell'Ausl (dipartimenti, poli ospedalieri, distretti sanitari, unità centrali).
Proprio a questo riguardo si rimarca che la stessa pianta organica, adottata in gran fretta nonostante le numerose osservazioni e contestazioni da parte sindacale, rischia di essere completamente stravolta a causa dello spostamento di interi reparti da un
presidio all'altro, senza un minimo di programmazione degli interventi ed in mancanza di criteri predeterminati sulla mobilità del personale interessato. Altrettanto preoccupanti sono le ricorrenti voci riguardanti la prossima adozione di atti deliberativi, istitutivi del servizio infermieristico, senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali del comparto. Tale stato di cose, oltre a non rispettare le vigenti normative di legge e di contratto, continua a ridurre la possibilità di una efficiente, ed efficace gestione delle attività amministrative e sanitarie, contribuendo ad aumentare il malcontento ed il disorientamento del personale dipendente. A questo si aggiunge il grave ritardo nell'applicazione di numerosi istituti contrattuali, quali le progressioni orizzontali e verticali, la produttività e la mensa».
Insomma una situazione, a giudizio dei confederali, che merita un chiarimento immediato, prima,che i rapporti imbocchino una strada di contrapposizione.