Frosinone

Venerdì 20 Aprile 2001
Reso noto dal direttore generale il piano di ristrutturazione della sanità pubblica
Sanità, Cavallotti ha un progetto
Intanto i sindacati confederali sollecitano la ripresa del confronto

Sarà una vera e propria rivoluzione. Con una nota informativa ai sindacati il direttore generale dell'Ausl,
Carmine Cavallotti, ha precisato come intende riorganizzare tutti i servizi sanitari sul territorio. Come? Vediamolo nel dettaglio.

  1. I presidi ospedalieri A (Alatri - Anagni), B (Frosinone - Ceccano), C (Sora) e D (Cassino - Pontecorvo) erano già previsti nell'atto deliberativo n. 3372/99 e si è ritenuto necessario affidarne la conduzione ad un direttore amministrativo e a un direttore sanitario.
  2. E' intenzione di questa Direzione dare una nuova configurazione ai posti letto di SPDC, essi saranno collocati presso gli ospedali di Sora, Ceccano e Pontecorvo con un congruo numero di posti letto di day hospital.
  3. Presso il presidio ospedaliero di Ceccano, nelle more della definitiva ristrutturazione dello stesso, saranno attivati in reparti di dermatologia, oculista, medicina, SPDC,
    pronto soccorso, day surgey e gli ambulatori ospedalieri e SUMAI.
  4. E' prevista l'istituzione di un servizio infermieristico inteso come coordinamento in staff con la direzione Sanitaria aziendale. Il servizio prevede un coordinatore in tre settori: il settore ospedaliero, il settore territoriale e il settore formazione. In ogni presidio ospedaliero e distretto sanitario sarà previsto un ufficio di coordinamento riferibile al servizio di cui sopra. E' fuor di dubbio che il Direttore di Distretto ed il Direttore Sanitario di presidio ospedaliero continueranno ad essere responsabili del personale stesso.
  5. Presso il presidio sanitario di Ceprano oltre alla postazione di primo soccorso e alle attività ambulatoriali già in corso verranno allocate tutte le attività afferenti i vari dipartimenti, al momento effettuate presso sedi periferiche nell'ambito del territorio comunale, in locali in affitto o ceduti all'Amministrazione a vario titolo. Tutto ciò al fine di offrire al cittadino utente un unico punto di riferimento per le attività sanitarie. Da quanto sopra deriva che presso la struttura sarà attiva 24 ore una unità operativa di riabilitazione e lungodegenza.
  6. Presso il presidio sanitario di Ferentino, infine, appena terminata la messa in opera dell'ascensore e del montalettighe e ultimati gli altri interventi a carattere edilizio si renderanno disponibili il 1°, il 2° e il 3° piano della struttura in parola ed in attesa del termine dei lavori previsti come "secondo lotto" ed interessati in particolare il piano terra, le attività sanitarie erogate saranno distribuite nel presidio come di seguito indicato: al primo piano il punto di primo soccorso (temporaneo) e la postazione '118"; nei restanti 2° e 3° piano tutti i servizi ambulatoriali, al fine di liberare completamente lo stabile "Macioti". Ultimati i lavori edilizi di cui al 2° lotto il punto di primo intervento e la postazione "118" saranno ovviamente allocate al piano terra. Quanto sopra, in attesa di quanto previsto dal Piano Sanitario Locale.
    Sin qui i progetti di Cavallotti.

Il quale, comunque, dovrà confrontarsi con i sindacato confederali che da tempo lo hanno inquadrato. E non a caso, proprio mentre il direttore generale diffondeva il suo progetto, Cgil, Cisl e Uil uscivano allo scoperto con una perentoria richiesta di incontro che è insieme anche un atto di accusa. «In occasione del primo incontro avuto in data 15 febbraio - scrivono i segretari provincia Benedetto Mollica (Cgil), Romano Fratarcangeli (Cisl) e Domenico Fracasso (Uil) in merito alla verifica circa l'attuazione degli impegni contenuti nel protocollo d'intesa sottoscritto con codesta azienda nello scorso mese di agosto, Lei si impegnò a riconvocare una nuova riunione nel giro di 15 giorni per la prosecuzione del confronto. A tutt'oggi, benché siano trascorsi due mesi, non abbiamo ancora ricevuto alcuna convocazione. Siamo pertanto a sollecitarle la fissazione del nuovo incontro che appunto si era impegnato a convocare. Certi che non farà trascorrere altri mesi prima di fissarci il nuovo appuntamento, restiamo in attesa di sollecito riscontro». Si profilano giornate calde.