Sanità/Durissimo siluro della Uil all'indirizzo del direttore generale
Cavallotti bocciato senza appello
Matassa: «Sinora solo interventi velleitari e promesse non mantenute
La Uil torna alla carica. La proposta di dotazione organica avanzata nei mesi scorsi dal nuovo direttore generale dell'Asl, Carmine Cavallottì, non convince né il segretario generale della Funzione Pubblica Alberto Matassa né il responsabile della sanità Giulio Rossi. Che sono tornati alla carica con una lunga nota.
Dopo aver premesso che l'ipotesi di dotazione organica risale al 29 dicembre dello scorso anno e che sono passati già quattro mesi senza che abbia fatto significativi passi in avanti, la Uil aggiunge: «Nel frattempo l'azienda ha effettuato una ricognizione dello stato giuridico di tutto il personale dalla quale risulta, che i dipendenti di ruolo sono 4.352, dei quali 3.425 appartenenti al personale del comparto e 927 alla dirigenza. Dalla suddetta ricognizione risulterebbe quindi che, contrariamente a quanto a suo tempo indicato, se la proposta venisse approvata i posti da ricoprire sarebbero più di 2.000, una cifra considerevole che tuttavia non deve assolutamente sembrare esagerata perché, nel corso dell'anno 2000 l'Asl di Frosinone ha dato lavoro a più di 1.400 precari con una media occupazionale, riferita soltanto al personale non dirigente, di 6 mesi pro capite e con una spesa di alcune decine di miliardi . C'è da considerare, inoltre, che un altro
fenomeno abbastanza diffuso nell'azienda, è quello degli operatori che svolgono mansioni diverse dalla qualifica posseduta.
Anche in questo caso, soltanto dopo le sollecitazioni del sindacato, l'amministrazione ha prodotto un elaborato, dal quale risulta che sono
più di 400 i dipendenti che svolgono funzioni diverse, in massima parte (oltre il 50%) personale con qualifica di
ausiliario specializzato. La ricognizione non corrisponde sicuramente alla realtà perché, a causa del mancato aggiornamento della pianta organica,
dell'inesistente programmazione in materia di occupazione e dei notevoli ritardi
nell'applicazione, di importanti istituti contrattuali, sono molti di più i dipendenti che, per sopperire alle carenze di organico, vengono impiegati da
anni in funzioni diverse dal ruolo di appartenenza e/o con mansioni superiori a quelle della qualifica posseduta. La non rispondenza della ricognizione deriva soprattutto dalle resistenze e dal timore di buona parte dei dirigenti a dichiarare le mansioni effettivamente svolte dai propri subordinati. Ciò è inaccettabile e quindi il numero effettivo dovrà essere rivisto in relazione alle numerose autocertificazioni già pervenute e alle altre che perverranno.
Inspiegabile è inoltre il motivo per il quale, nonostante le gravi carenze, e pur in presenza di piante organiche approvate a stralcio dalla regione Lazio da anni non si assume a tempo indeterminato tramite l'ufficio di collocamento mentre per le poche assunzioni effettuate si è fatto ricorso alle graduatorie dei concorsi
espletati dalle ex USL e quindi risalenti all'anno 1994. E' proprio per questo che una nota indirizzata ai sindacati. contenente semplici disposizioni, da più parti sollecitate, sull'organizzazione di strutture sanitarie da tempo
dimenticate come Ceprano e Ferentino o criticabili atti d'imperio riguardanti l'inutile spostamento del SPDC di Frosinone o lo stravolgimento del già insufficiente programma di ristrutturazione dell'ospedale di Ceccano, finisce con l'apparire un atto rivoluzionario che, invece, non fa che confermare il bilancio negativo dei primi cinque mesi della gestione Cavallotti, partita con pretese velleitarie e promesse difficilmente realizzabili».
Alla luce di quanto sopra la Uil chiede che si proceda all'attivazione delle procedure per i passaggi orizzontali all'interno della medesima categoria per le figure professionali in possesso dei requisiti, selezioni interne per il personale «che svolge mansioni di autista presso il 118 dove esiste la dotazione organica stabilita dalla regione; selezioni interne per il personale in possesso dei diplomi abilitanti di infermiere professionale, tecnico di laboratorio, di radiologia; applicazione per l'anno 2001 degli istituti contrattuali previsti dagli articoli 38 e 39 del Contratto collettivo di lavoro (indennità di risultato, fasce retributive e via dicendo). Ed ora si attendono le risposte del dottor Cavallotti.
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