Ceccano/Raoni (Ds) scrive al manager e
lancia l’allarme «Vogliono affossare
l’ospedale»
di CLEMENTE RINALDI
«Sull'ospedale di Ceccano si stanno addensando nubi che non promettono niente di buono». A
lanciare l'allarme è il consigliere di maggioranza Salvatore Raoni (Ds),
preoccupato dalle voci riguardanti l'avvenire della sanità cittadina. Secondo
l'esponente della Quercia, i vertici Asl non intenderebbero sfruttare al meglio
le potenzialità offerte dal "S. Maria della Pietà", in fase di ristrutturazione.
Raoni ha dunque scritto una lettera al sindaco Cerroni, al manager dell'azienda
provinciale Cavallotti, ai sindacati di categoria. «Sto notando - afferma il
consigliere comunale - che dagli stessi ambienti sanitari ceccanesi "filtrano"
timori a proposito del futuro. Non esistono garanzie legate al varo della
cosiddetta microprogettazione, presentata quando la Asl era retta da Pugliese
(il precedente manager, ndr). Eppure la proposta rientrava pienamente nel
riordino ospedaliero della nostra provincia». Il piano indicava il riconvertito
ex psichiatrico di Via Borgo Santa Lucia come sede di "Pronto Soccorso di primo
livello", in modo da consentire l'apertura di sale operatorie. «Il poter
disporre di un "nuovo" S. Maria - precisa Raoni - è l'obiettivo di anni di
lotte, a partire dai finanziamenti per la ristrutturazione, passando per il
salvataggio del nosocomio soppresso dalla gestione Torti (altro ex manager).
Battaglie che ci hanno visto tutti protagonisti: operatori sanitari, politici
locali, provinciali e regionali, semplici cittadini, sempre pronti a stimolare
ogni azione intrapresa». Però adesso, proprio quando manca solo di arredare i
reparti, la situazione sembra tornare a farsi confusa. «La preoccupazione è che
tutto venga vanificato - accusa Salvatore Raoni - da decisioni unilaterali che
il neomanager Cavallotti e la nuova dirigenza Asl vorrebbero perpetrare ai danni
di Ceccano e del suo vasto comprensorio di 60 mila utenti. Vogliono riportare il
"S. Maria" alla stregua di centro di "Primo Soccorso", privandolo di sale
operatorie. Insomma, un "ospedale-parcheggio". Il reparto Medicina passerebbe
dagli attuali 40 posti letto a 19, più qualche posto di Oculistica e
Dermatologia. E' così che Cavallotti e i suoi collaboratori, con il silenzio
complice dei loro referenti politici locali, stanno "affossando" un progetto di
ristrutturazione costato miliardi».
|