Frosinone

Mercoledì 4 Aprile 2001
Ceccano/Raoni (Ds) scrive al manager e lancia l’allarme
«Vogliono affossare l’ospedale»

di CLEMENTE RINALDI

«Sull'ospedale di Ceccano si stanno addensando nubi che non promettono niente di buono». A lanciare l'allarme è il consigliere di maggioranza Salvatore Raoni (Ds), preoccupato dalle voci riguardanti l'avvenire della sanità cittadina. Secondo l'esponente della Quercia, i vertici Asl non intenderebbero sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal "S. Maria della Pietà", in fase di ristrutturazione. Raoni ha dunque scritto una lettera al sindaco Cerroni, al manager dell'azienda provinciale Cavallotti, ai sindacati di categoria. «Sto notando - afferma il consigliere comunale - che dagli stessi ambienti sanitari ceccanesi "filtrano" timori a proposito del futuro. Non esistono garanzie legate al varo della cosiddetta microprogettazione, presentata quando la Asl era retta da Pugliese (il precedente manager, ndr). Eppure la proposta rientrava pienamente nel riordino ospedaliero della nostra provincia». Il piano indicava il riconvertito ex psichiatrico di Via Borgo Santa Lucia come sede di "Pronto Soccorso di primo livello", in modo da consentire l'apertura di sale operatorie. «Il poter disporre di un "nuovo" S. Maria - precisa Raoni - è l'obiettivo di anni di lotte, a partire dai finanziamenti per la ristrutturazione, passando per il salvataggio del nosocomio soppresso dalla gestione Torti (altro ex manager). Battaglie che ci hanno visto tutti protagonisti: operatori sanitari, politici locali, provinciali e regionali, semplici cittadini, sempre pronti a stimolare ogni azione intrapresa». Però adesso, proprio quando manca solo di arredare i reparti, la situazione sembra tornare a farsi confusa. «La preoccupazione è che tutto venga vanificato - accusa Salvatore Raoni - da decisioni unilaterali che il neomanager Cavallotti e la nuova dirigenza Asl vorrebbero perpetrare ai danni di Ceccano e del suo vasto comprensorio di 60 mila utenti. Vogliono riportare il "S. Maria" alla stregua di centro di "Primo Soccorso", privandolo di sale operatorie. Insomma, un "ospedale-parcheggio". Il reparto Medicina passerebbe dagli attuali 40 posti letto a 19, più qualche posto di Oculistica e Dermatologia. E' così che Cavallotti e i suoi collaboratori, con il silenzio complice dei loro referenti politici locali, stanno "affossando" un progetto di ristrutturazione costato miliardi».