Presentato il piano, è già
polemica Asl, rivoluzione
dei servizi:
sindacati contro il manager
di RAFFAELE CALCABRINA
Il manager dell’Asl di Frosinone mette mano alla riorganizzazione della sanità ciociara. Dopo le
nomine dei direttori amministrativi e sanitari dei poli ospedalieri Carmine
Cavallotti punta ad una diversa organizzazione delle varie strutture dell’Asl.
Il servizio di psichiatria verrà trasferito da Frosinone agli ospedali di Sora,
Ceccano e Pontecorvo. In attesa della definitiva ristrutturazione dell’ospedale
di Ceccano saranno attivati i reparti di dermatologia, oculistica, medicina,
pronto soccorso e gli ambulatori ospedalieri. A Ceprano tutti i servizi verranno
riunificati presso l’ospedale dove confluiranno anche quei dipartimenti finora
situati preso altre sedi nel territorio comunale. Inoltre, sempre a Ceprano,
verrà garantito per tutte le ventiquattrore un’unità operativa per la
riabilitazione e la lungodegenza. Novità anche per l’ospedale di Ferentino. Una
volta terminati i lavori per l’installazione dell’ascensore saranno disponibili
tre piani della nuova struttura. Al primo piano troveranno temporaneamente asilo
(in attesa del completamento dei lavori del secondo lotto) il pronto soccorso e
la postazione del 118, mentre nei restanti due piani verranno collocati gli
ambulatori. Ultimati tutti i lavori, poi, 118 e pronto soccorso saranno
collocati definitivamente al piano terra. Ma il piano degli interventi
presentati da Cavallotti non piace ai sindacati. I segretari generali di Cgil,
Cisl e Uil hanno infatti scritto una lettera congiunta al manager per
sollecitarlo ad un incontro. «In occasione del primo incontro del 15 febbraio -
scrive la triplice - in merito alla verifica circa l’attuazione degli impegni
contenuti nel protocollo d’intesa sottoscritto con l’azienda nello scorso
agosto, Cavallotti si impegnò a convocare una nuova riunione, nel giro di 15
giorni, per la prosecuzione del confronto. A tutt’oggi, benché siano trascorsi
due mesi non abbiamo ancora ricevuto alcuna convocazione». Intanto la Cisl
contesta la decisione del manager di trasferire il servizio di psichiatria da
Frosinone. «A Frosinone il servizio lavora bene - dice la Uil - per cui non
condividiamo la decisione di Cavallotti: lo spostamento creerà disagi ai
lavoratori e all’utenza». Critiche anche sul fronte della pianta organica: «La
pianta organica non è stata concertata. Non condividiamo i metodi del direttore
generale, vorremmo che tenesse conto delle nostre rimostranze. La sua linea è un
po’ autoritaria. Infine nella proposta inviata a Roma non c’è traccia della
pianta organica dell’ospedale di Ferentino», conclude il suo attacco al manager
la Uil.
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