Fino ad ora il paziente più anziano al
mondo che era stato sottoposto ad identico trattamento aveva 96
anni Operata al cuore a 100 anni: sta
bene Eccezionale intervento all’ospedale di Frosinone. La donna è di Cassino
di RAFFAELE CALCABRINA e ALESSIO
PORCU
Nonna Maria Franchitto non era mai stata
ricoverata in ospedale durante suoi cento anni, quattro mesi e 29 giorni di
vita. In un colpo solo, venerdì scorso è entrata in sala operatoria e
nell'elenco dei primati raggiunti dalla medicina: è la paziente più anziana al
mondo sottoposta ad un intervento chirurgico di tipo cardiologico. Nell'Umberto
primo di Frosinone è stata operata al cuore per impiantale un "pace maker", cioè
uno stimolatore che ora aiuta a pulsare il suo cuore affaticato. Prima di lei il
record lo deteneva una paziente di 96 anni. L'operazione è riuscita in modo
perfetto, al punto che domani la paziente verrà dimessa e potrà tornare nella
sua casa di via Montecifalco a Cassino. I dati scientifici dell'intervento sono
stati discussi già ieri durante un seminario europeo tenuto in Austria, al quale
ha preso parte il professor Alberto Scaccia, medico che l'ha operata assieme ai
chirurghi Rita Zomparelli e Maria Ceccani. Nella cartella clinica di
nonna Maria c'è scritto: nata il 29 novembre 1900, vedova Leonardi, madre di tre
figli, due maschi e una femmina. Di loro è viva solo Anna Leonardi "Mia madre -
ha spiegato ieri - non era mai stata in un letto d'ospedale, al limite era
passata nell'ambulatorio del dottore di famiglia e si era fatta qualche volta le
analisi". Una vita trascorsa a lavorare nei campi, una salute di ferro "Fino a
qualche giorno fa scoppiava di salute - ha aggiunto la figlia - poi ci ha detto
che si sentiva sempre stanca e l'abbiamo portata dal dottore. Lui ci ha
consigliato di andare dal cardiologo e ci ha suggerito il nome del professor
Alberto Scaccia. E' stato lui a consigliarci di operarla perché il cuore stava
perdendo colpi, era troppo affaticato e mia madre rischiava la morte per arresto
cardiaco da un momento all'altro". L'operazione è durata due ore. In corsia, ad
aspettare che uscisse dalla sala operatoria c'erano la figlia, i tre nipoti ed i
sei pronipoti "Ora organizzeremo una festa appena tornerà a casa". Un
santino di Padre Pio nella mano sinistra, uno di San Giovanni Bosco nella
destra, nonna Maria è sveglia e prega in silenzio nel letto numero 14 del
reparto Cardiologia. Non parla perché ci sente poco e per lei in questo momento
sarebbe una fatica inutile. "Mia madre ha una salute che tutti in famiglia le
invidiamo, fino alla settimana scorsa ha continuato a pretendere di aiutarmi
nelle faccende di casa". Ora per un po' dovrà stare tranquilla.
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