Cronaca di Frosinone

Martedì 3 Aprile 2001
SANITÀ
Liste d’attesa troppo lunghe, urgono rimedi

«UN ecg da sforzo? Ripassi tra quindici giorni: abbiamo prenotazioni fino alla fine di maggio». «Visita oculistica? Dopo maggio. Si faccia vedere fra quindici giorni». A distanza di qualche giorno, si è sentito dare le stesse risposte dall’Asl l’ex sindacalista Francesco Notarcola, che commenta: «Avrei potuto risolvere tutto in altro modo e in breve tempo, non l’ho fatto perché mi ripugna». Poi, ripensando a questi assurdi casi di assistenza negata, ha messo nero su bianco indirizzando una lettera aperta al manager dell’Asl. «Questa situazione drammatica che riguarda l’intera popolazione della provincia ? scrive tra l’altro Notarcola ? costituisce di per sé una forma di violenza pesante e ancora più intollerabile perché si abbatte sui cittadini più deboli che non hanno altra possibilità di cura. Di questo tipo di violenza ritengo siano responsabili persone come lei, lautamente pagate, che sono state chiamate nei ruoli di responsabilità come il suo per rendere i servizi efficienti e accessibili. Di fronte a tale drammaticità il signor prefetto che cosa intende fare? Il presidente della Provincia e i sindaci intendono svolgere un ruolo o vogliono continuare a fare i notai? I nostri deputati e senatori, i consiglieri regionali, come intendono muoversi? E le segreterie provinciali Cgil-Cisl-Uil che cosa aspettano a organizzare la protesta degli utenti e degli stessi lavoratori della sanità?». «Perché chi è preposto alla tutela della salute del cittadino e al rispetto delle leggi ? prosegue Notarcola ? non interviene? I dirigenti dell’Asl hanno il dovere di informare i cittadini su come, dove e quando vengono forniti i servizi». Le lunghe liste di attesa, che non vengono ridotte ma, addirittura, periodicamente bloccate, provocano grossi problemi ai cittadini. «Se questa situazione si protrarrà ? anticipa l’ex sindacalista ? andremo a incatenarci nella palazzina centrale dell’Asl. E intanto rivolgo un appello a tutti per organizzarci, telefonando all’associazione "Oltre l’Occidente" (0775-853516)».

S. di N.