L’assessore Formisano
assicura: «Le strutture saranno potenziate» FINE
del pendolarismo per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e, in
particolare, sulle patologie oncologiche. L’assessore regionale ai Servizi
Sociali, Anna Teresa Formisano, ha confermato nell’interessante convegno
promosso dalla sezione provinciale della Lega italiana per la lotta contro
i tumori, seguìto da numerosi medici e personale sanitario oltreché da
associazioni di volontariato, gli impegni assunti con gli elettori l’anno
scorso dal centro-destra di ridurre i cosiddetti «viaggi della speranza»
all’estero o in Italia anche per la cura dei tumori. In quest’ambito ha
ribadito l’intendimento della giunta Storace di potenziare i servizi
esistenti istituendo anche in provincia un attrezzato Polo oncologico con
autonomie strutturali e professionali ed ha apprezzato e incoraggiato
l’attività della Lega, sollecitandola a diffondere più capillarmente la
cultura della prevenzione. Al riguardo, bisogna ricordare che l’Asl sta
proseguendo nel territorio lo screening mammografico e della cervice
uterina che sta ottenendo alti livelli di adesione dalle donne in diversi
comuni. Al convegno è intervenuto pure il prof. Quintarelli,
componente della commissione oncologica regionale, il quale ha illustrato
i dati sull’incremento delle neoplasie, gli alti costi sociali e le
problematiche legate alla storia del tumore in relazione alle recenti
scoperte della genetica. Il presidente provinciale della Lega, Norberto
Venturi, chirurgo oncologo, alla numerosa e qualificata assemblea, si è
soffermato sul fenomeno in provincia, mentre il coordinatore regionale
Cecconi ha messo in evidenza l’attività nel Lazio. Adesioni convinte dal
vice sindaco Michele Marini e dal presidente dell’Ordine dei Medici
Fabrizio Cristofari.
S. di N.
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