Cronaca di Frosinone

Venerdì 13 Aprile 2001

Cassino. Minchella e Paolini vogliono rendere noti i risultati dello studio a tutte le Asl
Tumori, necessaria adeguata prevenzione
In due anni si sarebbero potuti infatti eliminare oltre centomila decessi su tutto il territorio nazionale

di BENIAMINO PAPA

CASSINO - Dopo il commovente caso della cassinate di cinquantasei anni, morta di tumore alcuni giorni fa e che aveva celato la malattia alla figlia laureanda per non compromettere i suoi studi, torna d’attualità nel cassinate il problema delle morti per cancro. Un fenomeno in piena crescita, come indicano tutte le statistiche ufficiali di quest’ultimo periodo.
Una crescita che ha indotto alcuni familiari di persone decedute di cancro a farsi promotori di una interessante iniziativa finalizzata ad aprire un vero e proprio osservatorio nel territorio per le malattie tumorali. «Abbiamo contattato alcuni esperti oncologi nazionali e uno belga per far esaminare in maniera più approfondita i casi di morte di cancro avvenuti nel cassinate negli ultimi dieci anni - ha detto Pasquale Minchella, uno dei promotori dell’iniziativa - non vogliamo accusare nessuno, intendiamoci. Il nostro obiettivo è solo quello di mettere a disposizione dei cittadini e anche degli operatori sanitari informazioni utili per poter individuare i soggetti più a rischio, che per abitudini di vita, per incidenza ereditaria o perché abitano in zone sottoposte a fattori di rischio, possano avere problemi di questo tipo in futuro».
Il fenomeno dei tumori è in costante crescita non solo nel cassinate, ma in tutto il territorio della provincia di Frosinone. Attualmente l’Asl ha a disposizione i dati che riguardano il periodo che va dal 1987 al 1994, durante il quale si sono registrati ben 412 morti per cancro. Sebbene le stime ufficiali degli ultimi sette anni non siano state ricostruite con esattezza, di certo si sa che il fenomeno ha subito un sensibile incremento, tanto che la Regione Lazio ha promosso perfino uno screening di massa iniziato alla fine del 1999 e che terminerà entro la prossima estate.
L’indagine promossa dalla Regione Lazio ha finora interessato anche diverse zone della Ciociaria, dove i sanitari hanno sottoposto alla mammografia un gran numero di donne di età compresa tra i ventiquattro e i sessantanove anni. Per far fronte al crescente numero di diagnosi tumorali, i medici del nosocomio cassinate hanno predisposto anche una serie di attività finalizzate alla cultura della prevenzione, che finora resta uno dei principali rimedi al fenomeno delle morti di cancro.
«Alcuni recenti studi da noi effettuati - ha affermato il prof. Paolini dell’Università Tor Vergara - hanno evidenziato come oltre centomila decessi che si sono registrati nel biennio 1995-1997 si sarebbero potuti eliminare se i pazienti avessero attuato un’adeguata attività di prevenzione o avessero rispettato uno stile di vita più adeguato. Questo motivo ci ha spinto a dare la nostra disponibilità presso tutte le Aziende sanitarie locali della regione per illustrare i risultati di tali indagini».