Cronaca di Frosinone | |
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Martedì 24 Aprile 2001 | |
L’AVV. FILIBERTO ABBATE CHIEDE RISPOSTE PRECISE E
ACCERTAMENTI SERI SUGLI SCARICHI NELLA FOGNA COMUNALE Ospedale, il depuratore inattivo da anni OSPEDALE di Frosinone, il depuratore non funziona da anni. E gli scarichi vanno a finire direttamente nelle fogne comunali. A denunciarlo è l’avv. Filiberto Abbate del Fronte Sociale Nazionale, «unico candidato locale della destra» nel collegio nord del Senato. «Ho appreso una notizia che mi ha lasciato a dir poco perplesso: il depuratore dell’ospedale di Frosinone è inattivo da anni. Sorpreso per quanto mi è stato riferito, ho svolto alcune indagini ed ho così potuto verificare che gli scarichi non sono depurati; mi è stato detto che vengono incanalati direttamente nella fognatura comunale. La questione appare piuttosto nebulosa, infatti viene da domandarsi in primo luogo per quale motivo un impianto pure esistente e completo è fuori uso». L’esponente della destra radicale chiede pure di sapere se vengono usati solventi, se si fanno prelievi per «determinare la classe di scarico» e controlli «sulla pesatura dei rifiuti speciali per i quali la Asl paga circa 8.000 lire al Kg». «Ho l’impressione che quanto sto dicendo sia di dominio pubblico ma che nessuno voglia andare a vedere cosa sta succedendo realmente nell’ospedale di Frosinone. La questione è rilevante se soltanto si considerano le conseguenze sull’inquinamento ambientale (e forse del fiume Cosa) ove dovesse riscontrarsi una violazione delle norme in materia. Del resto mi pare non meno rilevante l’ipotesi di costi indebiti o irregolarmente gestiti per quanto riguarda i rifiuti speciali. Credo vi sia anche qualche competenza specifica del Comune in tema di controlli. Sono stati effettuati? Possibile che da anni si tolleri una situazione di irregolarità senza porsi alcun problema e con il rischio incombente di provvedimenti gravissimi per gli utenti del nosocomio cittadino? Su tutto incombono tante domande: perché non si deve parlare di scarichi ospedalieri? Perché esiste questo vero e proprio tabù? Quali sono gli interessi che si celano dietro la vicenda? E di chi?». «Certamente, se dovesse risultare vera la notizia che mi è giunta - prosegue l’avv. Filiberto Abbate - sarebbero in molti, politici e amministratori, a dover dare spiegazioni convincenti. Da parte mia posso solo fare delle considerazioni su un dato certo, il depuratore è inattivo e questo prova ancora una volta di più che abbiamo bisogno di essere rappresentati politicamente da persone che vivono e conoscono il territorio ed abbiano come obiettivo primo il risanamento di questa nostra terra così svilita dagli interessi dei privati e delle segreterie dei partiti». |