Alatri/ Il San Benedetto rischia il blocco totale, mancano 55 infermieri
Ospedale... paralizzato
Disagi in tutti i reparti, Ortopedia in ginocchio
ALATRI - L'ospedale San Benedetto rischia il collasso e la paralisi totale se non si interverrà immediatamente.
La causa è da addebitare alla mancanza ormai cronica di personale infermieristico in tutti i reparti.
Tanto che, si è venuti a conoscenza di una lettera inviata al Direttore generale, Carmine Cavallotti, al Direttore amministrativo, Andreina Raponi, al Direttore sanitario Carlo Mirabella, al Dirigente amministrativo, Luigi Natalia e al dirigente sanitario, Pierangela Tanzi su un urgente invio di infermieri al nosocomio alatrense.
Il problema della mancanza si riflette in tutti i reparti, tanto che nell'intera struttura mancano ben 55 unità.
E a soffrire maggiormente questa carenza sembra sia il reparto di Ortopedia e Traumatologia. Questa unità, operante al San, Benedetto da circa 4 anni e proveniente dal nosocomio ceccanese, si trova in uno stato di disagio oltre che per la vasta utenza, anche dal personale ausiliario, infermieristico e medico.
I turni del reparto, sin dal 1997, vengono regolarmente coperti da un solo infermiere.
Ed è per questo che già da domani, non sarà più possibile ricoprire i turni del reparto e a partire dal primo giugno anche i turni della sala gessi e dell'ambulatorio di ortopedia
non potranno essere garantiti.
L'aggravarsi della situazione, inoltre è da ricercare nel fatto che, andando incontro al periodo estivo, giustamente i dipendenti vorrebbero godere di qualche
settimana di ferie.
Per tutto questo, le attività ambulatoriali e di sala gessi rischiano seriamente
la chiusura, cosi come i ricoveri.
La situazione dell'ospedale San Benedetto, non è comunque tanto diversa dagli altri nosocomi provinciali. Tanto che, come
dichiarato dalla segretaria provinciale dell'Ugl, Rosa Roccatani: «lo scorso 26 aprile chiedemmo un interessamento
concreto al Direttore generale, Cavallotti, per cercare di ovviare alla mancanza cronica di infermieri.
A distanza di qualche giorno, è giunta una risposta relativa alla pianta organica. Non è così che si risolvono i problemi. Pertanto - conclude Rosa Roccatani - . possiamo dire che il Direttore generale non ha valutato nella giusta misura il problema».
Per questo si spera che chi di dovere faccia del proprio meglio. A buon intenditor poche parole.
Bruno Gatta
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