La telenovela sull'assunzione dei barellieri
Anche dalla Uil altolà a Cavallotti
Giulio Rossi si rivolge al coordinatore dei Centri per l'impiegoDall'incontro tenutosi ieri tra una delegazione di lavoratori precari dell'AsI di Frosinone ed i vertici dell'AusI e della Provincia sono emerse nuove e fondate perplessità sulla correttezza della gestione delle procedure relative
all'assunzione presso l'Ausl di Frosinone dei sessanta barellieri sui quali si è creato un caso politico tuttora irrisolto. Le nuove e fondate perplessità sono state espresse ufficialmente dal segretario provinciale della Uil sanità Giulio Rossi in una lettera inviata al presidente dell'Amministrazione Provinciale, Francesco Scalia e al Coordinatore provinciale dei centri per
l'impiego (la nota, per conoscenza è stata inviata anche al direttore generale dell'Ausl, al direttore sanitario e al responsabile delle risorse umane).
«In particolare - sottolinea Rossi - è stata espressa assoluta insoddisfazione per i generici riferimenti a norme che non permetterebbero di riconoscere ai lavoratori avviati a tempo determinato il punteggio derivante dai carichi
familiari.
Si tratterebbe, in questo caso, di una incomprensibile penalizzazione per quei lavoratori che hanno già in corso un rapporto di lavoro a tempo determinato con lo stesso ente e che quindi possono vantare
una esperienza certa delle mansioni che verrebbero chiamati a svolgere in caso di assunzione a
tempo indeterminato.
Pertanto, anche al fine di evitare possibili ricorsi e scongiurare forme di protesta plateale da parte dei numerosi aspiranti, esasperati
dall'assoIuta mancanza di notizie certe, si invitano gli organi in indirizzo ad applicare procedure trasparenti e conformi alle nonne vigenti evitando il ricorso ad interpretazioni ingiustificatamente restrittive».
Una presa di posizione, quella di Rossi, che non lascia adito ad interpretazioni. Anzi, a guardar bene si tratta di un vero e proprio aut
aut: o si rientra nella trasparenza delle procedure e scattano i ricorsi. La posizione della
Uil sembra sposare in toto quella assunta nei giorni scorsi dal consigliere regionale dei ds Francesco De Angelis il quale aveva diffidato seccamente Cavallotti dal procedere ulteriormente sulla strada imboccata. Ora anche la Uil sceglie la strada se non dello scontro quanto meno della contrapposizione. A dire il vero, Cavallotti non sembra preoccuparsi più di tanto, come non si preoccupa dei pareri contrari del suo direttore amministrativo. Il direttore generale è certamente un decisionista, con questa fama ha rilevato il suo predecessore e non intende nella maniera più assoluta derogare. Staremo a vedere gli sviluppi.
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